Duecentoquarantamila fuochi d'artificio per un peso complessivo di quasi 740 chili e un valore commerciale di 2 milioni 200mila euro. E' quanto ha sequestrato la guardia di finanza di Prato al termine di un controllo nei negozi che vendono questo tipo di articoli. Due i commercianti denunciati. Tre, in particolare, i punti vendita che, seppur privi dei requisiti previsti dalla legge per lo stoccaggio di quantitativi superiore a 50 chili di materiale esplosivo, sono risultati destinatari di grosse partite di botti. A loro i finanzieri sono arrivati dopo aver incrociato le spedizioni fatte dai principali produttori e distributori commerciali di articoli pirotecnici. E' risultato così che tre carichi erano arrivati a Prato, in altrettanti negozi.
I controlli hanno permesso di appurare che i tre negozi detenevano materiale pirotecnico in assenza dell'autorizzazione di pubblica sicurezza e che gli articoli erano posti in vendita accanto a materiale infiammabile e in prossimità di impianti elettrici senza che vi fossero protezioni a impedire che potessero venire maneggiati dai clienti. Proseguiranno ancora le verifiche sulla vendita di materiale pirotecnico anche in risposta alle richieste che arrivano dagli esercenti che rispettano le regole e che vengono danneggiati dal commercio illegale, abusivo o non conforme alle norme in vigore.
Vendita irregolare di botti e fuochi d’artificio, la guardia di finanza ne sequestra 740 chili
Nel mirino sono finiti tre negozi di Prato. Due i commercianti denunciati. Valore della merce: 2 milioni 200mila euro. Il materiale pirotecnico messo sugli scaffali senza precauzioni e alla portata di tutti
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