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Definire disinvolto il comportamento tenuto dal titolare di una ditta di facchinaggio è sicuramente il minimo dopo quello che hanno accertato gli agenti della polizia stradale. L’uomo, infatti, non solo aveva contraffatto l’atto di iscrizione all’Albo degli autotrasportatori e aveva utilizzato come autista per un trasporto di tessuti una persona priva di regolare contratto di assunzione ma poi, una volta ricevuto in custodia il furgone sequestrato dalla polizia, con l’obbligo di tenerlo parcheggiato in un determinato luogo, ha pensato bene di cederlo ad una concessionaria, infischiandosene del fatto che il veicolo era sottoposto a fermo amministrativo. Anzi, quando gli agenti sono andati a verificare, il mezzo era già stato ceduto anche dalla concessionaria. Nei confronti dell’uomo, così, è scattata una prima denuncia per aver falsificato l’atto e una seconda per violazione degli obblighi di custodia. Inoltre sia al trasportatore che ai committenti del trasporto sono state contestate violazioni che possono portare fino a 12mila euro di multa. E’ poi scattato l’accertamento dell’Ufficio del lavoro sulla posizione dell’autista che è stato assunto solo successivamente al controllo effettuato dalla Stradale.