Ansia e preoccupazione in queste ore a Verghereto (Carmignano) dopo il ritrovamento, in un tombino, dei corpi senza vita di tre gatti scomparsi. Gli animali, di cui si erano perse le tracce negli scorsi mesi, sono stati ritrovati in avanzato stato di decomposizione due giorni fa all’interno di un canale di scolo delle acque, insieme. I proprietari, che da settimane avevano lanciato un appello per ritrovare i propri gatti, si erano affidati ai social condividendo immagini e informazioni nella speranza di ritrovarli. Ieri, domenica 9 febbraio, la macabra scoperta che ha gettato tutti nello sconforto più totale. A trovarli è stato un vicino di casa che, dopo essersi conto che l’acqua defluiva male, ha aperto il tombino. Lo scorso 23 novembre, il primo a sparire è stato Ugo. Tre giorni dopo, il 26 novembre, Sem. Il 1 dicembre, a far perdere le tracce di sé, è stato Dante. Tutti a Verghereto, tutti in un raggio di circa 600 metri di distanza. Secondo le analisi effettuate dal laboratorio zooprofilattico, la morte dei tre gatti è stata la conseguenza di violenze e maltrattamenti. Nello specifico, i corpi rinvenuti nel pozzetto idraulico, suggeriscono un tentativo di occultamento post-mortem. A spiegarlo è la Lav di Prato che si sta occupando del caso. Secondo quando emerso dagli esami anatomo-patologici condotti dall’Istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana, la morte degli animali è stata causata da gravi traumi compatibili con percosse violente. Le lesioni, come spiega ancora la Lav, includono fratture multiple, ernie diaframmatiche e collassi polmonari tipici di un violento impatto fisico. Uno di loro aveva la spina dorsale spezzata, un altro era decapitato. La data della loro morte coincide con il periodo del loro smarrimento, rafforzando la tesi di un atto crudele e deliberato. “Siamo di fronte a un atto di inaudita crudeltà, una violenza ingiustificabile che colpisce non solo le povere vittime, ma l’intera comunità- ha dichiarato il responsabile delle Lav Prato- Cristiano Giannessi- La LAV si impegna a sostenere le famiglie dei gatti uccisi, offrendo assistenza legale completa per perseguire chiunque sia responsabile di questi atti barbarici. Non ci fermeremo fino a che giustizia non sarà fatta”
“Sam era parte della nostra famiglia, un animo gentile che non meritava una fine così tragica. Siamo devastati e chiediamo che venga fatta giustizia per lui e i suoi amici- le parole di Daniela Anderlini, proprietaria di uno dei gatti ritrovati- Ringrazio la LAV per il supporto in questo momento così difficile.”



Lav si costituirà parte civile nel processo contro il presunto omicida, una volta identificato, sostenendo tutte e tre le famiglie nelle spese legali. Da qui anche l’appello a tutte le persone della zona, chiunque abbia informazioni è stato invitato a farsi avanti e denunciare. Ogni minimo dettaglio è utile e si può contattare la Sede LAV Prato al numero 0574/1747113 o all’indirizzo email [email protected]
A fine novembre la Camera dei Deputati ha approvato a maggioranza in prima lettura la proposta di legge “Modifiche al Codice penale, al Codice di procedura penale e altre disposizioni per l’integrazione e l’armonizzazione della disciplina in materia di reati contro gli animali”, ma il testo presenta delle criticità, prima fra tutte un aumento delle pene così lieve da continuare a permettere di evitare i processi e la certificazione dell’uso della catena come strumento di coercizione contro i cani. “La Commissione Giustizia del Senato deve inserire questo tema all’Ordine del Giorno e approvare la nuova Legge con le modifiche necessarie” ha concluso LAV.
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