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Secondo quanto ricostruito, gli uccellini erano stati prelevati dai nidi in Polonia, dove questo è il periodo di nidificazione di queste specie. Importati illegalmente in Italia, sarebbero stati sicuramente “regolarizzati” attraverso l’apposizione abusiva di anelli numerati inamovibili e messi sul mercato al prezzo di circa 200-300 euro ciascuno. Tale attività illecita è molto frequente nel mondo venatorio dove i cacciatori, allo scopo di fornirsi di richiami vivi per praticare l’attività , acquistano, a caro prezzo, uccelli che però, in molti casi, risultano provenienti da catture abusive che si consumano in Italia ma anche all’estero. I tre polacchi sono stati quindi denunciati alla procura per detenzione di volatili in condizioni incompatibili con la propria natura, maltrattamento con conseguente morte di animali ed in violazione alla legge sulla caccia per uccellagione, cattura abusiva di volatili, prelievo di uova, nidi e piccoli nati, nonché per trasporto per vendita di uccelli e commercio di esemplari vivi di specie di avifauna. Sono stati inoltre multati, per aver importato fauna selvatica senza autorizzazione, per un totale di 236.640 euro. I 500 uccellini sono invvece stati posti sotto sequestro penale e affidati al Centro di Recupero Cruma di Livorno ed al Centro di recupero Cetras di Empoli.
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E’ stata un’operazione congiunta tra i carabinieri e la polizia provinciale di Prato quella che ha portato a smantellare un traffico di uccellini dalla Polonia, importati illegamente in Italia per essere poi venduti ai cacciatori per fare da richiami. L’operazione si è svolta ieri mattina ed è nata dal controllo effettuato al casello di Prato Ovest di due auto con targa polacca: una Fiat Panda e una Toyota Yaris. All’interno tre cittadini polacchi che stavano trasportando illegalmente circa 500 uccellini di varie specie, in particolare cesena, tordo e bottaccio. Si trattava di pulcini, dai 10 ai 20 giorni di vita, in condizioni precarie, al punto che 12 di loro sono poi morti per lo stress del viaggio in piccole scatole di cartone senza cibo e senza acqua.

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