Trovati 11 clandestini in due ditte cinesi: arrestata una titolare, denunciata l’altra

Undici clandestini cinesi rintracciati, una imprenditrice in amnette e un’altra denunciata per sfruttamento della manodopre clandestina. Sono questi i risultati principali del blitz condotto nella giornata di ieri dai carabinieri del comando provinciale dei carabinieri di Prato. Nel mirino sono finiti due laboratori, uno a Prato l’altro a  Carmignano, entrambi gestiti da cinesi. La titolare della ditta di Carmignano, una donna di 38 anni, è stata tratta in arresto mentre la titolare dell’altra ditta, una donna di 48 anni è stata invece denunciata in stato di libertà. All’interno dei capannoni sono stati rintracciati e sottoposti a controllo 11 cinesi irregolari di cui 3 sono stati poi tratti in arresto per la violazione dell’ordine del Questore di lasciare il territorio Italiano. Ai controlli hanno partecipato anche le polizie municipali locali, Asl 4, Vigili del Fuoco, Ispettorato del Lavoro, Inps e Asm, che hanno consentito inoltre di verificare ulteriori situazioni di illegalità: la costruzione, senza alcuna autorizzazione, di opere infrastrutturali all’interno degli opifici che sono stati quindi sottoposti a sequestro preventivo; la violazione di numerose norme relativamente alla disciplina sulla sicurezza sui luoghi di lavoro; il sequestro di 38 macchinari e la rimozione di 3 bombole gpl. I carabinieri dell’Ispettorato del lavoro hanno infine disposto la sospensione delle attività in base al decreto Bersani poiché la percentuale del lavoro sommerso in riferimento alla forza lavoro era irregolare.