Stato di agitazione degli avvocati penalisti per protestare contro “le gravi criticità che da tempo impediscono il regolare svolgimento dell'attività giudiziaria in Corte d'appello a Firenze”. A proclamarlo oggi, martedì 28 novembre, è stato il Coordinamento distrettuale delle Camere penali della Toscana. I rappresentanti territoriali (per Prato Enrico Guarducci e Samuel Stampigli) hanno guidato i giornalisti nelle aule di udienza e nelle cancellerie per descrivere e “mostrare inequivocabilmente i disservizi al cosiddetto front office e allo svolgimento delle udienze penali”.
“Cuore della protesta – si legge in un comunicato delle Camere penali del distretto della Toscana – è rappresentato dall'apertura per una sola ora al giorno della cancelleria del front office che gestisce le singole sezioni della Corte d'appello, circostanza che limita eccessivamente l'accesso di avvocati e cittadini ai fascicoli processuali e comprime illegittimamente i tempi necessari per la redazione degli atti difensivi”. Dura la presa di posizione: “E' inaccettabile che un ufficio strategico sia così gravemente sottodimensionato ed osservi un'ora sola al giorno di apertura al pubblico – il commento dei penalisti – inoltre, a seguito dell'introduzione del regime cartolare di primo grado previsto dalla riforma Cartabia, la trattazione orale dei processi di appello è stata, unilateralmente e senza alcuna previsione normativa, costretta ad un numero limitato di udienze settimanali con il conseguente rinvio d'ufficio di numerosissimi processi e grave pregiudizio ai diritti degli imputati che restano tali per anni, e anche delle persone offese che attendono inutilmente giustizia”.
Le Camere penali annuncia che lo stato di agitazione “è il primo passo verso forme di protesta più marcate se non saranno assunti provvedimenti di ripristino della fruibilità dei servizi garantendo l'esercizio effettivo del diritto”.
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