Ancora una notte di tensione al pronto soccorso del Santo Stefano dove è stato necessario l’intervento della polizia per fermare e bloccare un 30enne, di nazionalità marocchina, che, in preda ad un forte stato di agitazione, stava creando il caso. L’uomo, secondo quanto riferito, coi suoi atteggiamenti intimoriva i pazienti in attesa e i sanitari al lavoro. Quando è arrivata la pattuglia della polizia, il 30enne, anziché tranquillizzarsi, ha lanciato improperi e cercato di aggredire i poliziotti. A quel punto l’uomo è stato messo in sicurezza dagli agenti e portato in Questura dove è stato identificato e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. Proprio oggi il Nursind, sindacato degli infermieri, aveva denunciato le condizioni difficili di lavoro del personale sanitario negli ospedali toscani: “La problematica legata alle aggressioni è uno degli aspetti più sentiti a Prato – spiega il Nursind -: il pronto soccorso continua a registrare il più alto numero di accessi dell’Asl Toscana Centro e necessita di un posto di polizia aperto 24 ore al giorno. La grave mancanza di Oss, inoltre, si riverbera sul lavoro degli infermieri che sono costretti a svolgere mansioni non di loro pertinenza. Secondo NurSind, che è pronto a proclamare lo stato di agitazione, anche l’assistenza territoriale infermieristica lascia molto a desiderare e non è sfruttata come dovrebbe, mentre la situazione all’interno del carcere della Dogaia, con temperature altissime e infermieri colpiti da malesseri è da tempo fuori controllo”.
Trentenne crea caos al pronto soccorso e devono intervenire le forze dell’ordine. Il Nursind: “Serve posto di polizia h24”
Ancora una notte di tensione al Santo Stefano. L'uomo, in stato di agitazione, infastidiva pazienti e sanitari poi si è scagliato contro i poliziotti
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