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Tre ditte sequestrate con i sigilli apposti a 96 macchine da lavoro e 8 clandestini rintracciati. Sono questi i risultati del servizio interforze coordinato dalla questura che si è svolto nella serata di ieri nella periferia ovest. Nel mirino sono finite tre aziende cinesi attive nel settore delle confezioni. All’interno della prima ditta controllata sono stati identificati 21 lavoratori, cinque dei quali risultati privi di permesso di soggiorno. Questo è costato al titolare la denuncia per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina al fine di trarne ingiusto profitto. All’interno del magazzino, poi, erano stati ricavati 20 loculi con interventi abusivi e questo ha portato la polizia municipale a sequestrare il capannone insieme ai 48 macchinari tessili che vi si trovavano. Stessa sorte è toccata all’immobile che ospitava la seconda ditta passata al setaccio. In questo caso i clandestini erano 3 su un totale di 8 lavoratori. Anche la titolare di questa azienda è così stata denunciata per lo stesso reato del “collega”. I loculi dormitorio erano stati ricavati in un locale il cui ingresso era stato occultato con un armadio ma nonostante questo stratagemma sono stati scoperti con il conseguente sequestro penale dell’edificio. Nella terza ditta, infine, non sono stati trovati clandestini, ma anche in questo caso c’erano gli ormai consueti loculi dormitorio ricavati attraverso abusi edilizi. In questa circostanza erano state messe delle scatole di cartone a celare la porta del “reparto notte”.Quindi, al termine dell’intervento, sono stati sequestrati tutti e tre i capannoni e un totale di 96 macchinari tessili professionali. Cinque, invece, le bombole gpl rimosse a causa del cattivo stato di conservazione.
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