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Tratta di minorenni nigeriane costrette a prostituirsi con riti vudù: tre arresti


Le indagini sono state seguite dalla Direzione distrettuale antimafia di Firenze. In manette due donne a Pistoia e una a Prato. Una quarta ricercata all'estero


Redazione


Un giro di sfruttamento di giovani, costrette sul marciapiede anche con riti vudù, è stato smantellato grazie ad un'indagine della Direzione distrettuale antimafia di Firenze che ha portato, oggi mercoledì 9 gennaio, all'arresto di tre donne, una a Prato e due a Pistoia. Per una di loro, incinta, sono stati disposti i domiciliari, mentre le altre sono state portate in carcere dalla polizia che ha eseguito le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip Gianluca Mancuso. Una quarta donna è tuttota ricercata e sembra essere fuggita in Inghilterra.
Secondo gli inquirenti tra le vittime c'erano anche ragazze minorenni, fatte venire appositamente in Italia dalla Nigeria. Le indagini hanno permesso di ricostruire i passaggi dall'Africa di almeno 12 ragazze, obbligate a lasciare i loro villaggi seguendo le vie dei trafficanti di uomini attraverso il deserto, fino alla Libia e poi, via mare, in Italia. L’organizzazione, poi, per facilitare il rilascio del permesso di soggiorno, avrebbe fornito precise indicazioni relativamente a quale data di nascita indicare per non avere problemi e quale racconto fornire alle forze di polizia per ottenere il permesso di soggiorno per motivi umanitari. 
Una volta nel nostro Paese, venivano poi costrette a prostituirsi per estinguere il debito con l'organizzazione che le aveva fatte arrivare clandestinamente. Debito che, a seconda dei casi, veniva quantificato in cifre dell'ordine dei 30-40.000 euro a ragazza. Venivano quindi mandate sui marciapiedi a Prato, Calenzano e Sesto Fiorentino. 
 In generale, dall'inchiesta emerge che le famiglie in Nigeria erano ben consapevoli del destino delle loro figlie in Italia. A Prato se le ragazze non rispettavano le "regole" di prostituzione delle "maman" venivano sottoposti a metodi violenti per riportarle all'ordine.
Le indagini sono iniziate nel 2016, quando la Squadra Mobile scoprì un giro di prostituzione in città che ruotava intorno ad una abitazione di Iolo dove all'epoca abitava la "maman" con la figlia. Partendo da lì è stata ricostruita tutta la filiera dell'organizzazione, composta tutta da donne. In carcere ci sono la "maman", una nigeriana di 48 anni abitante a Pistoia, e una complice residente a Prato, di 43 anni. Ancora ricercata una 'reclutatrice', di 48 anni, residente a Castiglione del Lago (Perugia) ma che vive in Inghilterra. Nei suoi confronti c'è un mandato di cattura internazionale. Ai domiciliari a Pistoia, infine, la figlia 24enne della "maman". La polizia cerca una madame "francese" contatto Oltralpe dell'organizzazione. Le indagate, tutte stabilmente residenti in Italia, al momento della esecuzione delle ordinanze, sono state trovate nelle loro case, in compagnia dei propri figli, quasi tutti minorenni, di cui alcuni sono stati affidati ai servizi sociali.
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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