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Un colpo di sonno o un malore. Non ci sono altre spiegazioni logiche per la tragedia che stamani, poco dopo le 5, è costata la vita ad un camionista di nazionalità iraniana, morto nella cabina del suo Tir che all’uscita di Prato est è andato a dritto sullo svincolo, scardinando 60 metri di guard rail per poi finire ribaltato nella scarpata. Per l’uomo, che aveva 49 anni, non c’è stato niente da fare: è morto sul colpo. Fortunatamente salve, invece, la moglie 44enne e la figlioletta di 4 anni che viaggiavano con lui. La donna si trova tuttora ricoverata per accertamenti in ospedale ma fortunatamente non ha riportato nessuna grave lesione. La piccola è invece ricoverata al Meyer ma anche lei non corre pericolo di vita.Sul posto, per accertare le cause della tragedia, sono impegnate le pattuglie della polizia stradale di Montecatini, che hanno anche chiuso parte dello svincolo in attesa che i tecnici delle Autostrade intervengano per ripristinare il guard rail. Sono intervenuti anche i vigili del fuoco, con tre squadre e una autogru: dopo aver liberato il corpo del povero autista, infatti, è stato necessario spostare il pesante autoarticolato, che era carico di cibo per gatti. L’incidente non ha coinvolto altri mezzi, del resto quando è accaduto era ancora notte: il Tir ha superato la barriera e poi, inspiegabilmente, ha proseguito a dritto. Per questo si pensa ad un improvviso colpo di sonno o a un malore che ha fatto perdere il controllo del mezzo al conducente. Quando i soccorritori sono arrivati sul posto, la moglie del camionista si trovava nella parte anteriore della cabina, mentre la piccolina era nella cuccetta posteriore. Resta valida anche l’ipotesi di un improvviso guasto meccanico, ma è un ipotesi al momento poco probabile. Bisogna tenere conto infatti che il Tir aveva appena passato la barriera del pedaggio e procedeva, quindi, ad una velocità ridotta.