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Cinque dipendenti dell’Asl di Prato sono stati arrestati e un’altra ventina è indagata. E’ questo il clamoroso esito di un’inchiesta della procura su una presunta truffa ai danni dell’azienda sanitaria pratese. In pratica, secondo l’accusa, i cinque arrestati avrebbero timbrato il cartellino al posto dei colleghi, che intanto o erano già usciti in anticipo dal luogo di lavoro, oppure non si erano presentati affatto. Tra gli arrestati ci sono un medico, un infermiere, due uscieri e una guardia giurata, tutti in servizio all’ospedale Misericordia e Dolce. Gli indagati, cioè coloro che avrebbero beneficiato delle timbrature, sono almeno una ventina. Anche tra loro ci sarebbero medici, personale sanitario e ausiliario dell’ospedale. L’inchiesta è seguita dal pm Roberta Pieri che ha disposto gli arresti domiciliari per i cinque destinatari dei provvedimenti di custodia cautelare per reati che vanno dal falso in atto pubblico alla truffa. L’indagine, condatta dai carabinieri del Nas, sarebbe partita dopo alcune segnalazioni arrivate dall’interno del nosocomio pratese che parlavano di frequenti episodi di assenteismo. La notizia è trapelata oggi dagli ambienti sindacali, mentre la Procura ha preferito mantenere un rigoroso silenzio e attendere la fine degli interrogatori da parte del Gip che sono iniziati oggi e che potrebbero portare a nuovi arresti.