E’ accusato di atti persecutori contro la ex convivente l’uomo di 67 anni, incensurato, arrestato dalla polizia in flagranza di reato e messo ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. Nella mattina di oggi, mercoledì 15 ottobre, l’indagato, difeso dall’avvocato Massimo Mariotti, è comparso davanti al giudice delle indagini preliminari del tribunale di Prato, Camilla Tesi, che ha convalidato l’arresto e disposto, in attesa del processo, il divieto di avvicinamento, di qualsiasi forma di contatto e comunicazione e il controllo tramite braccialetto elettronico.
E’ stata la donna, coetanea dell’indagato (entrambi sono italiani) a chiedere l’intervento della polizia dopo l’ennesimo pedinamento; agli agenti ha raccontato di aver messo fino alla relazione durata circa un anno e da quel momento di essere diventata bersaglio di appostamenti, messaggi, intimidazioni, offese, aggressioni verbali, continue richieste di incontro per chiarire la situazione fino agli ultimi episodi: l’aggressione con uno schiaffo in piena viso e la minaccia di “bruciarla dentro la macchina”. Comportamenti che, sempre secondo la denuncia, hanno portato la donna a vivere una condizione di paura totale e di repentino cambiamento delle abitudini per evitare di trovarsi davanti all’ex.
L’indagato, nel corso dell’udienza di convalida, si è avvalso della facoltà di non rispondere ma ha rilasciato dichiarazioni spontanee negando di aver alzato le mani sulla donna e confermando di aver pronunciato offese e di essere per questo dispiaciuto.
Indagini sono in corso da parte della procura per ricostruire i fatti nel dettaglio e poi decidere se chiedere il processo oppure l’archiviazione del procedimento.
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