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La scossa tellurica delle 3,30 di questa mattina, che ha avuto il suo epicentro in Abruzzo, è stata registrata anche dalla apparecchiature della rete sismica della Fondazione Prato ricerche – Istituto geofisico toscano. I sismografi hanno inoltre rilevato la scossa delle 22,20 circa di ieri sera, che ha avuto il suo epicentro fra Forlì e Faenza, e che è stata percepita anche dalle popolazione della piana pratese, fra Baciacavallo e le Fontanelle. Mentre in mattinata sono continuate le registrazioni delle repliche dello sciame sismico che continua a interessare la zona dell’Aquila.Sono dieci le stazioni che compongono la rete dell’Istituto geofisico toscano – Prato ricerche. Sei sono installate nell’area del basso ed alto Mugello, tre nelle province di Prato e Pistoia e la nuova acquisizione a San Casciano/Scandicci. Ognuna delle stazioni è collegata con la sede centrale di via Galcianese a Prato e permette l’accesso immediato ai dati acquisiti. La rete dell’Istituto Geofisico Toscano – Prato Ricerche nasce con l’osservatorio San Domenico, fondato a Prato nel 1930. Il riconoscimento della rete locale da parte dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che svolge funzioni di sorveglianza sismica e vulcanica del territorio nazionale e di coordinamento delle reti sismiche regionali e locali, è stato formalizzato in una convenzione che impegna i due enti al sostegno reciproco nella gestione delle reti, locale e nazionale (limitatamente alle stazioni presenti in Toscana ed aree appenniniche limitrofe), a programmare gli sviluppi futuri e alla ricerca della massima integrazione geografica e tecnologica delle reti per garantire la totale interscambiabilità dei dati. In caso di sisma questo consente di acquisire una enorme mole di dati e migliorare le capacità di rilevamento della rete nazionale, che nel lungo periodo rappresenta l’unica vera forma di difesa dagli eventi sismici.