Una pistola calibro 9, in origine una scacciacani poi modificata e perfettamente funzionante, con tanto di proiettili. E’ quanto ha sequestrato la squadra mobile ad un cinese di 41 anni, arrestato per detenzione e ricettazione dell’arma clandestina, ritenuto personaggio di un certo spessore della malavita orientale. L’arma è stata trovata nello scantinato di una villa in via del Seminario all’interno della quale – secondo l’ipotesi degli investigatori – sarebbe stato ferito il 47enne, anche lui cinese, ritrovato in un lago di sangue nella vicina via Meucci la notte del 19 aprile. Si tratta di capire se la pistola sequestrata sia la stessa usata per quella aggressione. Al 41enne, difeso dall’avvocato Tiziano Veltri, viene contestato solo il possesso illecito della pistola; ieri, lunedì 28 aprile, al termine dell’udienza di convalida dell’arresto celebrata nel carcere della Dogaia, il giudice delle indagini preliminari, Marco Malerba, ha disposto la liberazione con obbligo di firma.
I poliziotti sono arrivati in via del Seminario indagando sul ferimento del cinese, ennesimo episodio di sangue all’interno della comunità cinese. La villa – una quindicina di stanze divise su diversi piani, tutte in pessime condizioni igienico sanitarie – è risultata di proprietà di un italiano e data in affitto alla madre del 41enne che a sua volta ha subaffittato varie stanze a connazionali per 300 euro al mese.
E’ stato in un locale ad esclusivo uso del cinese che la squadra mobile ha trovato la pistola. Nello stabile sono state rinvenute anche tracce di sangue su cui sono in corso accertamenti della Scientifica.
Una villa che ha riservato più di una sorpresa: il ritrovamento di 43 chili di sigarette di contrabbando nella disponibilità di uno degli inquilini, il rinvenimento di una pistola a salve e di una carabina modificata e con un mirino laser e i relativi proiettili, una sorta di officina per la trasformazione di armi scacciacani, un laboratorio abusivo per tatuaggi.
Al 41enne arrestato è stato addebitato solo il possesso e la ricettazione della pistola calibro 9. Le indagini continuano a ritmo serrato anche dopo l’escalation di violenza all’interno della comunità cinese alle prese con una feroce guerra per il controllo del settore della logistica in Italia e fuori.
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