Una coincidenza oppure qualcosa di più organizzato? Tutto inizia sabato 19 aprile, il sabato di Pasqua. Approfittando dei giorni di festa, due ladri tentano di fare irruzione all’interno di un’abitazione di un anziano che in quel momento non si trovava in casa. Il furto viene sventato e, come accade spesso nelle piccole realtà, la voce si diffonde rapidamente in tutto il paese insieme all’invito di mantenere alta l’attenzione. I ladri, riescono solo a spaccare una finestra ma non portano via niente. Niente di anormale, purtroppo, se non fosse che appena due giorni dopo alcuni residenti nella zona limitrofa a dove è stato sventato il furto iniziano a ricevere telefonate da parte di finti carabinieri. La denuncia arriva da un nostro lettore: “Mi hanno chiamato al numero fisso, mi hanno detto ‘Sappiamo che la zona di casa sua è stata presa di mira dai ladri ultimamente’ – spiega- quindi lì per lì pensavo fossero veramente dei carabinieri. Mi chiedono di recarmi subito, con urgenza, a Pistoia e mi danno un indirizzo. Alle mie reticenze insistono, dicono che entro le 14 devo essere lì per ritirare questa raccomandata della quale non possono dirmi niente”. L’uomo, a quel punto insospettito, non sa spiegarsi come mai non lo abbiano convocato a Carmignano (commissariato più vicino e di competenza) e inizia a fare più domande. I truffatori allora ribattono, cercano di convincerlo, facendo leva sulla sua preoccupazione. L’uomo taglia corto, riaggancia, ma scopre che nell’arco di un’oretta ad essere stati contattati telefonicamente con modalità identiche o simili sono stati anche altri suoi vicini di casa. Le telefonate tutte lo stesso giorno, a distanza di pochi minuti l’una dall’altra. Ad alcuni di loro è stato chiesto quanti oggetti di valore o oro avessero in casa e dove li conservassero, ad altri è stato detto che il figlio aveva avuto un incidente e ridotto in fin di vita una donna incinta e per questo servivano urgentemente soldi per il risarcimento, ad altri di andare velocemente in questura a Prato. Una tecnica usata molto spesso e che, puntualmente, i truffatori ripropongono. Facendo leva sulla paura, e sull’urgenza di recarsi in caserma o in ospedale, i malcapitati sono spinti a lasciare casa e lì i ladri (che con molta probabilità si trovano già nelle vicinanze) entrano in azione. Le persone coinvolte sono tutte residenti nell’arco di poche centinaia di metri, in alcuni casi i ladri conoscevano esattamente il modello dell’auto o le abitudini dei membri della famiglia, informazioni utili a portare a segno con più probabilità la truffa. “Come facevano a sapere che proprio in questa zona sono entrati i ladri?- si chiede in conclusione in nostro lettore- E’ davvero solo una coincidenza? Qui abitano molte persone anziane, cerchiamo sembra di buttarci l’occhio l’uno con l’altro ma tra truffe telefoniche e tentativi di furto, proteggerli è sempre più difficile. Racconto l’accaduto per dire a tutti di stare attenti”. Giovedì 8 maggio, alle ore 21 nel salone consiliare di Carmignano, è in programma un incontro pubblico organizzato dall’Associazione nazionale carabinieri e dal Comando locale, patrocinato dal Comune, dal titolo “Occhio alle Truffe” al quale parteciperà anche il maresciallo dei Carabinieri e la comandante della Municipale. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare, conoscere tutte le modalità più comuni utilizzate dai truffatori è fondamentale per saperle interpretare.
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