Un 26enne napoletano, pluripregiudicato, è stato arrestato dai poliziotti della Squadra Mobile grazie alla scaltrezza e al sangue freddo delle sue vittime designate, una coppia di coniugi ottuagenari. La polizia sta ora cercando il complice del 26enne che oltre al reato di tentata truffa aggravata dovrà rispondere anche a quello di evasione, visto che si sarebbe dovuto trovare agli arresti domiciliari nella abitazione della nonna a Napoli, dalla quale peraltro era già evaso altre due volte nel mese di ottobre.
Il metodo usato dai truffatori è stato quello ormai “classico” del falso incidente. Un uomo ha chiamato a casa dei due anziani spacciandosi per un carabiniere e dicendo che il loro nipote aveva avuto un incidente stradale durante il quale era rimasto ferito gravemente ad una gamba al punto da necessitare l’amputazione. Al telefono aveva risposto il marito che si è subito accorto di quanto stava accadendo e, memore di un analogo tentativo che aveva subito mesi fa, ha passato con una scusa il falso carabiniere alla moglie e ha subito avvertito la polizia. A quel punto la donna è stata brava a fingere di avere abboccato e a tirare per le lunghe la telefonata, in attesa dell’intervento dei poliziotti. Il falso carabiniere le ha detto che per le cure immediate al nipote servivano almeno 7.500 euro e la donna ha acconsentito a pagare, dicendo che ne aveva disponibili in contanti solo 6.500 ma che avrebbe aggiunto dei gioielli.
Dopo poco un giovane ha suonato al citofono della coppia ma, appena varcato il cancellino dell’abitazione, è stato affrontato dagli agenti della Mobile e a nulla è servito il tentativo di fuga. Il 26enne è stato così arrestato e la procura ha chiesto e ottenuto dal giudice la custodia cautelare in carcere. Il procuratore Luca Tescaroli, in una nota, sottolinea come gli sforzi di polizia e carabinieri abbiano portato a sventare già quattro tentativi di truffa di questo tipo con l’arresto di una decina di malfattori e rinnova l’invito a tutti gli anziani di chiamare subito il 112 e a non fare entrare estranei in casa nel caso venissero contattati con queste scuse.
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