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Tanta gente commossa ha voluto dare l’ultimo addio a Mariso Mordini, l’ex tessitore morto la notte di mercoledì dopo essere stato accoltellato al cuore da una giovane rom, appena uscito dal pronto soccorso. La chiesa dei Santi Martiri, a poche decine di metri dalla casa dove Mordini abitava, era gremita di amici e conoscenti. Presenti anche molte autorità cittadine, a partire dal sindaco di Prato, Roberto Cenni, che ha voluto testimoniare il dolore e la vicinanza dell’intera città. L’uomo era molto conosciuto sia in città sia a Vaiano, dove si recava quasi ogni giorno per coltivare un piccolo appezzamento di terreno. In chiesa presenti anche i tanti amici della Lega Ciclismo della Uisp che aveva visto Mordini sempre in prima linea nell’organizzazione delle varie iniziative.La celebrazione è stata officiata dal parroco dei Santi Martiri, don Helmut Szeliga che, nell’omelia, ha insistito su un passo del cosiddetto Inno alla carità di San Paolo, ricordando che spetta a tutti ”creare una città migliore” perche’ ”nessuna misura di protezione e’ efficace senza una nuova cultura del rispetto”.
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