Hanno agito in pochissimi minuti: riuscendo a entrare nella gioielleria Virole Watch in via Matteotti e a portare via la cassaforte piena di orologi preziosi. E’ successo stanotte intorno alle 3.30, e i ladri sono riusciti a fuggire nonostante un’auto dei carabinieri sia giunta sul posto subito dopo che era scattato l’allarme. I militari, dopo averla incrociata, hanno cercato di inseguire l’auto dei malviventi che è però riuscita a imboccare l’autostrada e a dileguarsi. Probabilmente le targhe dell’auto erano false o rubate.
Il negozio preso di mira si trova all’incrocio tra via Matteotti e via Gobetti, all’imbocco del ponte Mercatale. Le telecamere di sicurezza hanno inquadrato i ladri e ripreso tutta l’azione. I banditi, con il volto travisato, hanno prima forzato la porta d’ingresso poi, usando un divaricatore, sono riusciti a smurare la cassaforte. Il tutto in poco più di due minuti. L’impressione è che sia entrata in azione una banda specializzata in furti di questo tipo. L’ammontare della refurtiva è ancora da quantificare ma di sicuro si tratta di un valore ingente.
Sull’episodio e più in generale sul tema sicurezza interviene il consigliere comunale Tommaso Cocci di Fratelli d’Italia. “Gioiellerie svaligiate, casseforti smurate, inseguimenti fra forze dell’ordine e malviventi: ormai questa è la quotidianità a Prato e sembra quasi non fare più notizia un simile tasso di episodi di criminalità – commenta -. Eppure noi non ci vogliamo arrendere a questa situazione di declino per il territorio. Noi come alternativa di governo della città crediamo che un’altra strada sia possibile, una via fatta di controlli, di attenzione alle esigenze dei cittadini, e anche di semplice aumento della percezione di sicurezza diffusa fra i pratesi. Sono troppe le persone che raccontano di avere timore ad uscire la sera, sono troppi i commercianti che quando chiudono il bandone del negozio convivono con la preoccupazione di ritrovarsi con la vetrata sfondata e il negozio derubato. Noi crediamo che un sindaco possa fare di più e che l’amministrazione comunale possa mettere in campo ben altri strumenti, rispetto alla gestione fallimentare targata Partito Democratico dell’ultimo decennio”.
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