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Sr 325 bloccata per frana, caos con file e rallentamenti lungo i percorsi alternativi. Rfi mette in campo collegamenti straordinari


Particolarmente critica la situazione tra Figline e Schignano. Sul posto la Municipale. Intanto tecnici a lavoro per mettere in sicurezza il fronte franoso in vista di un sopralluogo. Rfi sospende i lavori sulla rete ferroviaria e attiva 8 treni oggi e 12 domani tra Prato e Vernio. Ecco come cambia il trasporto pubblico locale. Le reazioni politiche


Eleonora Barbieri


I primi effetti della frana di ieri sera, 1 marzo, tra la Cartaia e Camino lungo la sr325 che di conseguenza è chiusa, si fanno già sentire. Da stamani si registrano code e rallentamenti in via di Cantagallo, tra Figline di Prato e Schignano, unico collegamento tra la Val di Bisenzio e la città alternativo all’autostrada. In realtà esiste anche via di Faltugnano ma è ancora più stretta e il doppio senso è quasi impossibile. Gli enti chiedono di evitare di percorrerla in direzione sud. Tra Figline e Schignano la situazione è particolarmente delicata soprattutto in corrispondenza delle cosiddette “svolte” dove i mezzi più grandi come ad esempio gli autobus, sono in netta difficoltà. Sul posto la polizia municipale di Prato.  Rfi arriva in aiuto alla Val di Bisenzio sospendendo le lavorazioni programmate su questo tratto di linea che impedivano la circolazione dei treni. Il regionale di Trenitalia dalle 13 di oggi, sabato 2 marzo, effettuerà tra Prato e Vernio dei servizi straordinari con 8 collegamenti cadenzati ogni due ore. Domani, domenica 3 marzo, saranno effettuati durante il corso della giornata 12 collegamenti sempre tra Prato e Vernio.

TRENI Oggi saranno previsti i seguenti treni straordinari: R 70618 (PRATO C.LE – VERNIO) in partenza alle ore 13:10 con fermata a VAIANO; R 17825 (VERNIO – PRATO C.LE) in partenza alle ore 14:10 con fermata a VAIANO; R 70622 (PRATO C.LE – VERNIO) in partenza alle ore 15:10 con fermata a VAIANO; R 17855 (VERNIO – PRATO C.LE) in partenza alle ore 16:10 con fermata a VAIANO; R 17846 (PRATO C.LE – VERNIO) in partenza alle ore 17:10 con fermata a VAIANO; R 17837 (VERNIO – PRATO C.LE) in partenza alle ore 18:10 con fermata a VAIANO; R 17842 (PRATO C.LE – VERNIO) in partenza alle ore 19:10 con fermata a VAIANO; R 17843 (VERNIO – PRATO C.LE) in partenza alle ore 20:10 con fermata a VAIANO.

Domani domenica 3 marzo sono previsti i seguenti treni straordinari: TR 70600 (PRATO C.LE – VERNIO) in partenza alle ore 04:10 con fermata intermedia di VAIANO; TR 76323 (VERNIO – PRATO C.LE) in partenza alle ore 05:10 con fermata intermedia di VAIANO; TR 70604 (PRATO C.LE – VERNIO) in partenza alle ore 06:10 con fermata intermedia di VAIANO; TR 17801 (VERNIO – PRATO C.LE) in partenza alle ore 07:10 con fermata intermedia di VAIANO; TR 70608 (PRATO C.LE – VERNIO) in partenza alle ore 08:10 con fermata intermedia di VAIANO; TR 17861 (VERNIO – PRATO C.LE) in partenza alle ore 09:10 con fermata intermedia di VAIANO; TR 70612 (PRATO C.LE – VERNIO) in partenza alle ore 10:10 con fermata intermedia di VAIANO;  TR 17857 (VERNIO – PRATO C.LE) in partenza alle ore 11:10 con fermata intermedia di VAIANO; TR 70616 (PRATO C.LE – VERNIO) in partenza alle ore 12:10 con fermata intermedia di VAIANO; TR 17825 (VERNIO – PRATO C.LE) in partenza alle ore 13:10 con fermata intermedia di VAIANO; TR 70620 (PRATO C.LE – VERNIO) in partenza alle ore 14:10 con fermata intermedia di VAIANO; TR 17827 (VERNIO – PRATO C.LE) in partenza alle ore 15:10 con fermata intermedia di VAIANO.

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE. La linea 214 è momentaneamente limitata, collegando Prato alla zona della Cartaia e collegando Vernio alla zona del “L’Isola”. Limitazioni che si aggiungono all’ulteriore variazione di percorso, sempre della linea 214, che collega Prato e Castiglione dei Pepoli transitando dall’A1, istituita a seguito della frana caduta, sempre sulla SR325, lo scorso 27 febbraio. Ulteriore limitazione della linea 12 (Casale – Figline) che è limitata a via 7 Marzo. Questo, in accordo con la Polizia Municipale, per alleggerire l’intenso traffico veicolare che, a causa della viabilità chiusa sulla SR325, si è venuto a creare sulle strade secondarie. Tra le soluzioni straordinarie adottate anche l’integrazione tariffaria del servizio ferroviario. Chi è in possesso di un abbonamento di Autolinee Toscane sulle tratte interessate dal blocco potrà utilizzare, con lo stesso titolo di viaggio, il servizio ferroviario nella tratta tra Prato e Vernio. Si invita gli utenti a consultare il sito www.at-bus.it, oppure a chiamare il numero verde di Autolinee Toscane: 800 14 24 24 (Lun-Dom 6-24). Si possono anche seguire le informazioni pubblicate sui canali social di Autolinee Toscane: X: @AT_Informa; Facebook: Autolinee Toscane

SOPRALLUOGO Intanto tecnici e geologi sono a lavoro sullo smottamento per metterlo in sicurezza in modo da permetterne poi un sopralluogo necessario a stabilire tempi e modalità d’intervento per il ripristino del versante. La sr 325 quindi resta chiusa. Ricordiamo che la stessa arteria è interrotta anche tra Sasseta e Montepiano nel comune di Vernio. I mezzi della Provincia sono a lavoro. Lunedì è previsto un nuovo sopralluogo del geologo per valutare se sarà possibile riaprire la strada oppure no. Sul posto è arrivato il presidente della Provincia Simone Calamai: “Le caratteristiche di questo versante e per il movimento che c’è stato, ci vorrà tempo per risolvere. Stiamo spingendo al massimo ma non sarà una cosa immediata”.

LA POLEMICA POLITICA Sulla fragilità del territorio interviene la Sinistra Unita Val di Bisenzio con una serie di proposte: “Basta toppe in un territorio che ha bisogno di un grande piano di ripristino delle condizioni di sicurezza e di prevenzione dei rischi idrogeologici. Chiediamo un tavolo permanente di Regione, Provincia, Comuni e Unione dei comuni che affronti in modo serio e strutturale le problematiche connesse alla fragilità del nostro territorio e le conseguenze che queste comportano. Chiediamo che le amministrazioni concentrino gli sforzi e che stornino, in tutti i casi in cui sarà possibile, le risorse su quella che è l’assoluta priorità per la Val di Bisenzio. Inutile parlare di sviluppo, di progetti per il futuro, di rilancio della Valle se non si prende in mano in modo organico e strutturale il tema della sicurezza del territorio. Proponiamo che parallelamente a questo si lavori a soluzioni per la mobilità che siano concrete, fattibili e coerenti con la necessità di un territorio sicuro. A questo proposito nell’immediato si chieda un potenziamento dei treni, di rivedere il programma dei lavori sulla ferrovia per valutare se siano possibili soluzioni che riducano ulteriormente la necessità di interruzione del traffico ferroviario, la riduzione dei costi di biglietti e abbonamenti per i pendolari che sono vessati da continui e insostenibili disagi”.

Parla di “fallimento totale” Fratelli d’Italia. “La gestione della 325 in questi anni da parte di Regione, Provincia ma anche dei Comuni che hanno accettato interventi insufficienti a contenere il rischio idrogeologico e a volte inutili e dannosi come i restringimenti di carreggiata a favore delle piste ciclabili, si sta ripercuotendo giorno dopo giorno sulla qualità della vita dei cittadini della Valbisenzio. – affermano il consigliere provinciale Tommaso Cocci, il presidente provinciale Matteo Mazzanti e il capogruppo a Cantagallo, Alessandro Logli – Possibile che gli spostamenti dei cittadini debbano essere appesi alla disponibilità di Trenitalia a sospendere i lavori lungo la Direttissima, già tra l’altro da anni fonte di enormi disagi? Da anni stiamo contestando manutenzioni, investimenti e progettazione infrastrutturale da parte di Regione, Provincia e Comuni – proseguono gli esponenti di Fratelli d’Italia-. Da tempo stiamo chiedendo interventi puntuali per contenere il rischio idrogeologico, ma i nostri appelli sono caduti continuamente nel vuoto. Con un sistema infrastrutturale così inadeguato e fragile come si possono garantire investimenti in Vallata, nuovi posti di lavoro, aperture di aziende e prospettive di sviluppo? Qualcuno dovrebbe assumersi le proprie responsabilità e chiedere scusa alla cittadinanza per la cattiva gestione del territorio”.

La capogruppo del Movimento 5 Stelle di Prato, Silvia La Vita guarda alla prossima settimana con preoccupazione: “Immaginiamo il caos che ci sarà lunedì, quando centinaia e centinaia di auto si riverseranno sulla viabilità alternativa di Schignano-Figline, territorio anch’esso colpito dall’alluvione: la sicurezza dei cittadini è garantita? Può quel tratto ancora fragile reggere tutto quel traffico? Incredibile constatare che in questi 4 mesi di post alluvione si sia fatto poco o niente, la Val Bisenzio casca a pezzi, le frane sono una costante in ogni abitato, e che prima o poi sarebbe successo sulla SR325 si sapeva, bastava osservare quel lato di montagna che già da un paio di mesi era gonfio di terra e sassi sotto le reti, e dove circa un mese c’erano già stati delle cadute di sassi. Com’e’ possibile che nessuno abbia monitorato quel tratto? Per pura fortuna nessuno passava di lì in quel momento – prosegue la consigliera – il tavolo aperto da tempo in Prefettura sui problemi della SR325 a cosa è servito? Di cosa hanno parlato i sindaci della vallata e il sindaco Biffoni? Cosa è stato deciso? I cittadini sono stanchi e hanno paura, dov’e’ lo Stato, possibile lasciare solo un intero territorio dopo un evento catastrofico come un alluvione? Ci auguriamo che qualcuno si assuma le responsabilità almeno politiche di questo disastro” 

La parlamentare di Forza Italia Erica Mazzetti propone “Una conferenza Stato-Regione che apra un tavolo sul rischio idrogeologico, insieme a una task force di esperti e tecnici e con un fondo straordinario, per quest’area specifica. Chiedo al governo di proseguire con aiuti e stanziamenti per far fronte ai danni già accumulati e a Giani, ancora commissario straordinario all’emergenza di portare avanti il lavoro”

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