E’ successo di nuovo: per la seconda volta in appena sei mesi la gioielleria Cassetti in via Garibaldi, cuore del centro storico di Prato a pochi passi da piazza Mercatale, è finita nel mirino dei malviventi. Colpo fotocopia di quello messo a segno il 6 dicembre scorso: una fiat Panda, anche stavolta rubata, usata come ariete per sfondare le vetrine con l’obiettivo di portare via i preziosissimi orologi di cui la nota gioielleria è rivenditore. L’allarme è scattato intorno alle 3 della notte di lunedì 9 giugno. Incuranti delle telecamere sia del negozio che della sorveglianza pubblica, i ladri hanno raggiunto le vetrine e hanno ingranato la marcia sfondandone una, la più grande. Un lavoro di pochi minuti. Secondo le prime informazioni, i malviventi non sono riusciti a portare via niente, hanno lasciato l’auto in moto davanti al negozio e se ne sono andati forse a piedi o forse con un’altra macchina. Sul posto le volanti della polizia e la Scientifica per i rilievi. Ingenti i danni alle vetrate e alle suppellettili sistemate a ridosso dell’ingresso.

Lo scorso 6 dicembre furono provocati danni materiali per oltre 40mila euro e furono portati via due orologi; l’auto, risultata rubata, fu trovata abbandonata dopo qualche ora. Già quella non era la prima volta. Il 15 novembre 2019, i ladri entrarono dentro la gioielleria calandosi dal primo piano dell’immobile per impadronirsi di orologi e altri preziosi. Per quel colpo finì in carcere un romeno, arrestato dalla polizia a Bari.
Non c’è pace per Cassetti. Una seconda spaccata, in pieno centro, in una strada con tante abitazioni e a pochissimi metri da una delle piazze più frequentate e di grande passaggio, evidenzia la spregiudicatezza dei suoi autori.
Le indagini sono in corso per risalire a qualsiasi elemento utile a individuare i malviventi. Fondamentali saranno le immagini delle telecamere pubbliche e private che potranno dare indicazioni sulla via e sulla modalità di fuga. Ad entrare in azione sarebbe stato un gruppo di persone, fuggito perché disturbato dall’allarme che ha allertato la vigilanza privata.
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