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Non finirà in carcere, nonostante sia senza fissa dimora e già pregiudicato, il malvivente arrestato dai carabinieri nel pomeriggio di giovedì 14 settembre dopo aver picchiato e rapinato l'uomo che l'aveva sorpreso a rovistare nella sua macchina e la figlia minorenne di quest'ultimo.
Stamani l'uomo, un 43enne marocchino, è comparso davanti al giudice che ne ha convalidato l'arresto disponendo come misura cautelare l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Subito dopo l'udienza è stato quindi rimesso in libertà.
Il 43enne, nel pomeriggio di giovedì, era stato sorpreso a rovistare all’interno di una vettura Bmw, parcheggiata in via Amalfi a Prato, dal proprietario, un cittadino cinese, e dalla figlia minore di quest’ultimo. L’uomo, vistosi scoperto, per guadagnare la fuga non ha esitato a colpire con un tubo in rame sia il proprietario del veicolo che la figlia. Ne è nata una colluttazione durante la quale il malvivente ha anche strappato dal collo del cittadino cinese una collana in oro. L’immediato intervento dei carabinieri, allertati da alcuni passanti che stavano assistendo al fatto, ha permesso di bloccare il rapinatore, trovato in possesso di alcuni ami da pesca – verosimilmente utilizzati per aprire i veicoli – e 5 euro, asportati dall’abitacolo della Bmw; la collana in oro è stata invece recuperata poco distante.
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