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La mattinata era iniziata sotto i migliori auspici. Al Liceo Copernico fila via liscia l’assemblea delle prime e delle seconde con la presentazione di alcuni progetti per la nightlife pratese come l’Open Space di Claudio Belgiorno o l’autobus salva-giovani di Marco Mencacci ed una discussione più generale sui temi della città con un rappresentante di spicco della giunta comunale, l’assessore alla sicurezza Aldo Milone. Un meccanismo ben rodato, d’altronde, visto che si tratta dell’ennesimo di un ciclo di incontri nelle scuole. Le novità più importanti sono soltanto due e, seppure importanti, di contorno nella giornata: il progetto di una rete wireless, che i Giovani Democratici presenteranno attraverso i loro rappresentanti istituzionali in tutte le circoscrizioni ed il Forum Giovani, strumento promosso dall’assemblea “Libertà è partecipazione”.Fra il pubblico si scorge soltanto qualche mugugno “non potevamo parlare di riforma Gelmini?” oppure “se a qualcuno dici di riportarlo a casa dopo una nottata passata a bere non lo sensibilizzi anche ad essere irresponsabile?”. Ma lo scambio resta positivo, così come all’inizio della seconda assemblea quella dedicata ai ragazzi più grandi, prossimi alla maturità o più semplicemente alla maggiore età. Con un ospite eccellente, Roberto Cenni, che esordisce con un segnale di distensione “vogliamo cercare di ascoltare e colmare la distanza con le nuove generazioni”. Toccando da subito un punto focale, Officina Giovani “il raddoppio degli spazi va visto come la possibilità di colmare le lacune sulle attività culturali e di intrattenimento per i giovani. Siamo aperti ad ogni tipo di proposta sulla destinazione degli spazi di Officina Giovani, che rappresenta un’opportunità da cogliere”. Rispondendo anche alle domande sugli spazi destinati a livello comunale ai giovani e di chi, come Tommaso Chiti di Generazione Attiva Pratese gli ha chiesto conto della recente nomina di due nuovi assessori “perché non c’è spazio per le politiche giovanili?”. “Dodici assessori c’erano anche prima. Non sopporto le critiche ideologiche di chi ha buttato 1,5 milioni di euro in primarie fasulle, che nulla hanno a che fare con la partecipazione dei cittadini”. Rispondendo alle critiche sull’assenza si un assessorato per le politiche giovanili: “abbiamo un consigliere delegato con piena capacità operativa ed un ufficio”.Lanciando delle proposte per ravvivare la vita serale di Prato. Il recupero del Bastione delle Forche, dei giardini dell’Ospedale, immaginando anche un po’ provocatoriamente “gli spazi di fronte alla Lazzerini potrebbero essere utilizzati per farne un quartiere delle attività giovanili”. Poi però il brusco cambio di scenario. Arriva l’intervento del rappresentante dei Giovani Democratici, Alessio Pietrolungo “sulle primarie non ci accusate di rubare soldi pubblici”, aggiungendo poi: “mentre Milone dice che il centro sicuro, il sindaco afferma che è pericoloso”. Il sindaco se ne è andato ed a difenderlo ci pensa l’amico ed assessore alla salute, che piomba nel clima assemblare con uno stile alla “Benigni”, alla “maniera dei giovani” per usare una sua espressione. Dante Mondanelli riprende il discorso sulla possibilità di un ingresso dei privati nella gestione di Officina Giovani, temuto da molti studenti presenti: “Non è per forza peggiore del pubblico, se questo vuol dire la possibilità di farsi le canne, com’è successo in passato”. Una studentessa storce la testa, allora Mondanelli ha un diverbio piuttosto acceso per poi chiedere scusa subito dopo per essersi fatto prendere un po’ troppo la mano dallo stile benignesco e l’intervento “accalorato”. Fatto sta che i temi in agenda passano in secondo ordine “ho lavorato un mese ed è stato triste buttare al vento un’occasione come questa” sbotta Marco Mencacci. Ed a ruota Lisa, una studentessa 17enne: “mi dispiace per l’uscita dell’assessore, perché Cenni aveva tenuto un atteggiamento giusto verso i ragazzi”.
Carlandrea Adam Poli
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