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L’hanno trovata adagiata nella vasca da bagno, in un lago di sangue, con i polsi e le braccia tagliuzzati e una profonda ferita al collo. Marisa G., 61 anni, vedova senza figli, è stata trovata così, verso le 14 di oggi domenica 19 aprile, all’interno della casa di via Borgo Valsugana dove viveva da sola. A dare l’allarme è stato un parente che per tutta la mattina aveva tentato inutilmente di mettersi in contatto con la zia. Sul posto, oltre ai soccorritori del 118 (che non hanno potuto fare altro che constatare la morte dell’anziana, per dissanguamento), anche i carabinieri. La casa è stata trovata perfettamente in ordine e non c’era nessun biglietto per spiegare il tragico gesto. La donna, però, soffriva da tempo di crisi depressive, soprattutto da quando nel 2005 il marito era morto per un tumore. Ad aggravare ancora di più la situazione sarebbe poi stata la malattia della sorella, alla quale pare fosse particolarmente legata. La sorella, affetta da un tumore al cervello, si era spenta proprio pochi giorni fa, il lunedì di Pasquetta. Proprio questo evento luttuoso avrebbe provocato l’ultimo crollo nervoso nella donna, che oggi ha deciso di farla finita. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, la donna si sarebbe prima inferta numerosi tagli ai polsi e alle braccia utilizzando una lametta da barba, poi avrebbe preso un coltello da cucina e si sarebbe squarciata la gola. Il pm di turno, Eligio Paolini ha disposto la restituzione del corpo ai familiari, non essendoci nessuna necessità di eseguire l’esame autoptico.