Gioielli con pietre preziose, un orologio e denaro. Un bottino di ingente valore – diverse migliaia di euro – quello messo insieme dalla signora che si era offerta di aiutare un’anziana. Un bottino realizzato sotto gli occhi di una telecamera installata nell’abitazione. Il fatto risale al 2021 e ieri, giovedì 9 gennaio, l’imputata, una 68enne residente a Vernio difesa dall’avvocato Andrea Pagnini, è stata condannata dal tribunale di Prato a 3 anni di reclusione per furto aggravato. Ai figli dell’anziana, costituiti parte civile, assistiti dall’avvocato Stefano Camerini, il giudice ha riconosciuto una provvisionale di 5mila euro in attesa della definizione del risarcimento in sede civile.
Inchiodata dalle immagini, la 68enne, che ha sempre sostenuto di essere la badante dell’anziana mentre i familiari di quest’ultima hanno sempre detto che in realtà l’aiuto offerto era finalizzato al furto, non ha avuto margine di difesa. Immagini chiare, chiarissime. Spariti anelli, orecchini, collane, un orologio e 100 euro. Scoperta dai figli dell’anziana, la 68enne aveva raccontato che quei gioielli erano stati già ceduti e di essere disponibile a risarcire il danno. Una proposta respinta perché quegli oggetti rappresentavano un valore affettivo: ricordi, doni, acquisti che parlavano della storia della famiglia. Ecco che la vicenda era arrivata in procura e da qui in tribunale dopo la richiesta di processo firmata dal sostituto Alessia Iacopini. Ieri la sentenza.
Si offre di assistere un’anziana ma la deruba di preziosi e denaro: badante incastrata dalle riprese di una telecamera
Una donna di 68 anni residente a Vernio è stata condannata dal tribunale di Prato a 3 anni di reclusione per furto aggravato. Quando è stata scoperta dai figli della vittima aveva già venduto la refurtiva ricavandone svariate migliaia di euro
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