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Prima si è cosparso di benzina, poi ha minacciato di darsi fuoco se il Comune non gli avesse trovato una casa. Protagonista di questo ennesimo dramma della disperazione è un uomo di 54 anni che stamani ha fatto irruzione all’interno dell’assessorato ai Servizi Sociali in via Roma, determinato a mettere in atto il tragico gesto. Alla fine solo l’intervento dell’assessore Giorgio Silli è riuscito a far tornare in sé l’uomo che ha desistito dall’insano proposito. Sul posto anche polizia municipale, vigili del fuoco e Croce d’Oro. Silli, che sostituiva il collega Mondanelli fuori città con la delegazione pratese ad Ebensee, ha garantito l’impegno del Comune nel trovare una soluzione. Intanto, almeno fino a domenica, la famiglia del 54enne avrà una sistemazione di fortuna a spese del Comune, in attesa di trovare una soluzione definitiva.A provocare il clamoroso gesto dell’uomo è stato l’arrivo, questa mattina, dell’ufficiale giudiziario che gli ha intimato lo sfratto per morosità dall’abitazione dove l’uomo abita con la moglie, malata e per questo costretta ad abbandonare il lavoro. Con i due abitava anche il figlio 28enne, agli arresti domiciliari per una rapina e ora tornato in carcere proprio a causa dello sfratto. Il ragazzo è stato seguito a lungo dal Sert e dai servizi sociosanitari. “Attualmente – spiefgano dal Comune – l’uomo risulta lavorare con uno stipendio decurtato di un quinto per debiti inerenti tasse da pagare. La moglie svolge lavori saltuari presso famiglie. Il figlio è stato seguito anche con borse lavoro. I Servizi Sociali hanno cercato di mediare con la proprietà in merito allo sfratto per morosità che la famiglia aveva ricevuto, sostenendo il nucleo con la concessione di vari contributi economici anche in deroga alla normativa e con vari anticipi Caritas. Attualmente la famiglia risulta segnalata per una sistemazione alloggiativa temporanea per la coppia, con compartecipazione del nucleo alla spesa, che faccia da ponte per una soluzione abitativa privata futura, ipotizzabile nella prospettiva di un progetto di inserimento di inclusione lavorativa per la moglie, su cui si sta lavorando, che possa contribuire a rendere autonomi i signori. Quando assicurato oggi ai signori – si chiude la nota – risulta quindi in assoluta e unica continuità con un percorso già intrapreso”.