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Una ventina di cani, di varie razze, sono stati salvati dagli uomini della Guardia di Finanza di Prato che hanno smantellato un’organizzazione specializzata nel far arrivare in Italia centinaia di cuccioli non vaccinati, destinati a morire in breve tempo. Nel traffico di animali risultano coinvolti allevatori, commercianti e persino un veterinario. I venti cuccioli sottratti alle grinfie dei malfattori sono stati ora affidati a centri specializzati dove sono già stati sottoposti alle cure più necessarie. Purtroppo due di loro non ce l’hanno fatta a sopravvivere agli stenti e alla mancanza di vaccinazioni.L’aspetto più inquietante della vicenda è che, secondo la documentazione sanitaria, tutti i cuccioli risultavano aver ricevuto le vaccinazioni di legge, cosa non vera. Le persone indagate per frode in commercio e maltrattamento di animali sono quattro: allevatori e commercianti di Prato, Pisa e Bologna e un veterinerio fiorentino. L’indagine delle Fiamme Gialle pratesi sarebbe partita da alcune denunce sporte da persone che avevano acquistato dagli indagati cuccioli di cane deceduti dopo pochi giorni dall’acquisto a causa di gravi patologie non evidenziate nei libretti sanitari consegnati e derivanti dalla riscontrata mancata attuazione delle più elementari regole di profilassi.
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