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Troppi quelli scatoloni che entravano e uscivano di continuo da quella palazzina di via Pistoiese. Così i carabinieri del Nas e quelli del Nucleo Ispettorato del lavoro hanno deciso di andare a controllare e le sorprese non sono mancate. In quello che doveva essere un appartamento per civile abitazione, era stato infatti impiantato un laboratorio di pelletteria che assemblava fibbie e accessori metallici per conto di note “griffe” italiane. Niente falsi, stavolta: il titolare della ditta utilizzava materiali forniti direttamente da un concessionario ufficiale di queste note aziende. Di irregolare, invece, c’era sia il laboratorio, che fungeva anche da abitazione, sia i sette dipendenti trovati alle macchine: nessuno di loro infatti risultava assunto dalla ditta. Erano tutti in nero, anzi due di loro, marito e moglie, sono risultati sprovvisti del permesso di soggiorno. Così i militari dell’Ispettorato del lavoro hanno notificato al titolare il provvedimento di sospensione dell’attività. Durante il controllo, il cinese clandestino si è sentito male ed è stato necessario il trasferimento al pronto soccorso.