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Non c’erano clandestini ma gli abusi edilizi sì e anche numerosi. E siccome erano dello stesso tipo già riscontrati durante un’ispezione del 2002, stavolta nei guai ci sono finiti anche i due fratelli pratesi proprietari del capannone di via Filicaia occupato dalla Confezione Matteo e ieri mattina visitato dagli uomini della squadra interforze guidata dagli agenti della Questura, della polizia municipale oltre ai vigili del fuoco. I due fratelli proprietari dell’immobile riscuotevano dal maggio 2008 un canone annuo netto di 12mila euro con ulteriore riscossione della somma cauzionale di 3mila euro. E visto che il quadro di abusivismo edilizio e di precarietà igienico sanitaria non era mutato dal 2002, saranno denunciati pure loro per concorso nelle violazioni urbanistiche ed edilizie. Lo stesso reato contestato al titolare della Confezione, un cinese di 35 anni. Con lui all’interno della ditta sono stati identificati altri 5 cinesi, tutti risultati regolari.Il blitz è scattato in seguito a numerosi esposti presentati dai residenti nella zona che lamentavano forti problematiche di rumori molesti, sovraffollamento e presenza di bombole del gas utilizzate senza le dovute accortezze. In effetti il sopralluogo ha evidenziato la realizzazione abusiva di un grosso soppalco suddiviso in cinque cubicoli dormitorio, mentre al piano inferiore erano stati ricavati altri tre cubicoli e una cucina. All’interno dell’area produttiva, invece, c’erano 25 macchinari tessili, tutti sequestrati amministrativamente, mentre l’intero capannone veniva sottoposto a sequestro penale sia per gli abusi edilizi sia per la commistione tra uso lavorativo e produttivo. I vigili del fuoco, invece, hanno rimosso otto bombole del gas ed elevato sette verbali per irregolarità in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.