Sei telefoni nei palloni da calcio lanciati oltre il muro di recinzione della Dogaia: blitz della polizia penitenziaria

All’apparenza solo due normalissimi palloni da calcio quelli lanciati oltre il muro di recinzione del carcere della Dogaia, nella realtà l’ingegnoso scrigno di sei telefonini destinati ai detenuti. E’ quanto hanno scoperto lunedì 25 novembre gli agenti della polizia penitenziaria a cui non è passato inosservato il doppio tiro proprio nell’area frequentata dai reclusi. I due palloni – è stato scoperto – erano stati tagliati, riempiti con i cellulari e ricuciti. Il piano escogitato per introdurre i telefoni nella casa circondariale è dunque fallito; indagini sono in corso per accertare provenienza e destinazione finale. “Una brillante operazione – il commento dei sindacati – nonostante le difficoltà, gli agenti sono sempre in prima linea per evitare l’introduzione nel carcere di qualsiasi oggetto non consentito”.
A questa notizia se ne aggiunge un’altra: l’ennesima aggressione che ha fatto finire al pronto soccorso un assistente capo della penitenziaria, picchiato e ferito da un detenuto egiziano. Anche questo è successo nella giornata di lunedì scorso; teatro, nuovamente, il reparto di ‘media sicurezza’. Il detenuto ha forzato lo sbarramento e si è scagliato contro l’assistente colpendolo con un pugno in pieno viso e ferendolo ad un braccio e ad una mano con una lametta. Solo l’immediato intervento dei colleghi ha evitato che la situazione degenerasse e coinvolgesse altri reclusi. “Continua la scia di violenza contro la polizia penitenziaria – le parole di Ivan Bindo e di Giulio Riccio, rispettivamente di Uil Pa e Cgil Fp – abbiamo portato fuori dalle mura della Dogaia ciò che siamo costretti a vivere quotidianamente e lo abbiamo fatto in occasione del Consiglio comunale straordinario della settimana scorsa: non si fa in tempo a denunciare un’aggressione che subito ne avviene un’altra. I problemi sono tanti, troppi. Vogliamo sperare che la denuncia pubblica serva a qualcosa, che produca effetti, che porti soluzioni. Siamo alle solite e vorremmo mettere un punto definitivo ad una situazione ormai fuori controllo”.