Ci sono anche quattro imprenditori pratesi tra le sette persone condannate oggi, 11 dicembre, dal Tribunale di Lucca per la morte di una ragazzina, Sofia Bernkopf, rimasta intrappolata nel bocchettone della piscina del bagno Texas a Marina di Pietrasanta. La tragedia avvenne nel luglio del 2019 quando la piccola, che abitava a Parma, aveva 12 anni.
I pratesi condannati sono gli amministratori sia di fatto che di diritto del bagno Texas: le sorelle Simonetta e Elisabetta Cafissi (difese dagli avvocati Duccio Balestri, Tullio Padovani e Michele Baldi) con i coniugi Giampiero Livi (avvocato Alberto Rocca) e Mauro Assuero Marchi (avvocato Filippo Bellagamba). Il giudice ha inflitto loro la pena di tre anni e due mesi di reclusione per il reato di omicidio colposo. Condannati anche Enrico Lenzi (4 anni), fornitore e installatore della piscina rivelatasi non a norma, ed Emanuele Fulceri (2 anni e 3 mesi) responsabile dei bagnini. Assolto, invece, il bagnino che era di turno nel momento della tragedia. Disposta anche una provvisionale di 250mila e 50mila euro per le parti civili costituite, oltre al pagamento delle spese processuali.
Come ricostruito durante il processo, la ragazzina rimase intrappolata per i capelli risucchiati dall’aspiratore di un idromassaggio e morì il 17 luglio del 2019 all’Opa di Massa, quattro giorni dopo l’incidente. Per l’accusa i lunghi capelli della bimba erano stati risucchiati nella bocchetta di ripresa dell’aspirazione della vasca idromassaggio che non era a norma e aveva una forza di aspirazione superiore ai parametri di legge. I soccorsi, poi, sarebbero scattati in ritardo con il bagnino che non aveva il telecomando di arresto di emergenza ed era dovuto scendere per fermare le pompe. Con il risultato che la piccola Sofia era rimasta sott’acqua per un tempo tale da provocarle danni irreversibili.
Sei condanne per la morte di una ragazzina nella piscina del bagno Texas, tra loro i quattro titolari pratesi
La tragedia nel luglio del 2019 a Marina di Pietrasanta. I capelli della piccola, che aveva 12 anni, furono risucchiati dall'aspiratore dell'idromassaggio, risultato poi non a norma. Il processo si è chiuso oggi a Lucca
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