Carabinieri del Sis, delle compagnie di Prato e Firenze e unità cinofile mobilitate, questo pomeriggio, per ricostruire gli ultimi spostamenti della 30enne scomparsa. Si cerca ogni traccia utile all’interno dell’auto della ragazza e nella stanza, al secondo piano dello stabile. Dettagli, anche i più piccoli, capaci di restuire qualcosa di significativo alle indagini. Dalla 500 rossa, parcheggiata lì dallo scorso 15 maggio, sarebbe stato prelevato il coprivolante, dalla stanza uno spazzolino e un indumento. Intanto emergono inquietanti risvolti: “Se mi trovano, mi ammazzano”, sono le parole che Maria Denisa Adas avrebbe pronunciato prima di scomparire. Un testimone, ascoltato dagli inquirenti, avrebbe spiegato di aver assistito accidentalmente ad una telefonata della donna giovedì scorso, il giorno della scomparsa, mentre si trovava a Prato. La ragazza, che si trovava in via Ferrucci per motivi lavorativi, avrebbe incontrato numerose persone e su queste la Procura sta puntando l’attenzione. Oltre all’uomo immortalato dalle telecamere del palazzo che ospita il residence, alle 20.45 di venerdì sera, che ha fornito un alibi, ci potrebbero essere altre persone. Si cerca, dunque, l’ultima persona ad averla vista. Un altro cliente potrebbe averla raggiunta all’interno del residence, quando e in che modalità ancora non è chiaro. Al momento sono in corso accertamenti anche sulla chat di gruppo utilizzata dalla donna per tenere contatti con altre escort.



Secondo alcune indiscrezioni la donna avrebbe condiviso nella tarda serata di giovedì un avviso per mettere in guardia le colleghe da un uomo ritenuto “pericoloso”. Gli inquirenti non escludono che a conversazione via chat possa essere stata alterata, dagli stessi membri, nei momenti successivi. Dalla stanza al secondo piano di va Ferrucci mancano alcuni effetti personali ma ci sono i trucchi (dai quali non si separava mai) e sono state ritrovate all’interno dell’armadio due paia di scarpe. A destare particolare preoccupazione sono state le chiavi della stanza rimaste all’interno, un particolare che farebbe pensare ad un allontanamento momentaneo e imprevisto. La donna potrebbe essere uscita per incontrare qualcuno e poi allontanarsi a bordo di un’altra vettura o a piedi. La procura, che procede per sequestro nei confronti di ignoti, è a lavoro su più fronti. Non si esclude che la ragazza possa essere rinchiusa contro la sua volontà o che qualcuno l’abbia prelevata e portata altrove. Al termine del sopralluogo, che è proseguito anche all’esterno dello stabile e lungo il porticato sul retro, l’auto della donna è stata portata via.


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