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Scritte inneggianti al fascismo al memoriale di Valibona


Imbrattato il portone d'ingresso e la facciata laterale di uno dei luoghi simbolo della Resistenza nel Pratese, dove perse la vita Lanciotto Ballerini combattendo contro i nazifascisti. L'assessore Mangani: "Un gesto stupido e oltraggioso"


Redazione


Atti vandalici al memoriale di Valibona, uno dei luoghi simbolo della Resistenza nel Pratese, teatro della battaglia che costò la vita a Lanciotto Ballerini. Sul portone d'ingresso è comparsa la scritta “w Duce”, sul lato sinistro “Partigiani criminali” e sul cartello in cui si spiega la battaglia avvenuta il 3 gennaio 1944 “Allerta comunisti”.

Ad accorgersi dell'atto vandalico, un gruppo di escursionisti che ha subito avvisato l'assessore al Turismo Gabriele Bosi e quello alla Cultura Simone Mangani, che hanno avvertito il sindaco di Calenzano, Comune di pertinenza di Vallibona.

“Un gesto stupido e oltraggioso, autolesionista -. Il commento di Mangani -. La Liberazione, conquistata a un   prezzo altissimo da chi era dalla parte della ragione contro l'obbrobrio nazifascista, è patrimonio costituzionale quindi, per definizione, di tutti. Siamo a disposizione del Comune di Calenzano e di tutti coloro che vorranno dare una mano”.
“Ci risiamo – commenta Emiliano Fossi, segretario del Pd toscano -. Ci sono persone a cui la democrazia proprio non va giù. Hanno colpito di nuovo il memoriale di Valibona, luogo simbolo della nostra terra, teatro della prima battaglia della Resistenza in Toscana. Con il partito a livello locale siamo a disposizione per dare una mano a ripristinare questi luoghi preziosi e cancellare quella vernice vigliacca che inneggia al Duce. Quell’onda di libertà che portò fuori dalla guerra e dal fascismo il nostro paese deve essere celebrata con cura ogni giorno anche attraverso i suoi simboli”.Il sindaco di Calenzano Riccardo Prestini  ha sporto denuncia contro ignoti: "“Non è un caso che sia stata scelta Valibona per lasciare questi messaggi odiosi – commenta  – perché il Memoriale è simbolo dei valori della Democrazia e della Resistenza su cui si basa la nostra Costituzione. Evidentemente valori rinnegati e disprezzati da chi commette un atto inaccettabile come questo. Non possiamo definirla una ragazzata o un semplice vandalismo perché qui c’è chiaramente l’intento di sfregiare la nostra storia, rinnegare quel 3 gennaio del 1944, data della prima battaglia della Resistenza in Toscana proprio a Valibona in cui persero la vita Lanciotto Ballerini e Luigi Giuseppe Ventroni e quel 25 aprile, festa della Liberazione dal Nazifascismo che ogni anno andiamo a commemorare al cippo dei caduti, poco lontano. Il Memoriale, caro ai calenzanesi, sarà ripristinato il prima possibile ”.
 sulla questione interviene anche  Elena Aiazzi segreteria Cgil Firenze, responsabile Cgil Piana fiorentina: “Non vanno sottovalutati questi atti gravissimi, tanto più in un territorio come il nostro, che ha pagato un prezzo altissimo agli orrori del nazifascismo. Il memoriale di Valibona  rappresenta un luogo simbolo della Piana per l’antifascismo. Per questo è importante ribadire la difesa dei valori della Resistenza e della Costituzione, rispetto a pericolose nostalgie di una dittatura passata che è costata all’Italia la libertà dei suoi cittadini e migliaia di vite"

 

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