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Scopre di avere il Covid mentre fa lezione: professoressa finisce a processo


La vicenda risale a ottobre 2020, periodo di piena emergenza sanitaria e di limitazioni e precauzioni per contenere i contagi. La docente respinge la ricostruzione dei fatti. Sentenza nelle prossime settimane


Nadia Tarantino


Sarebbe venuta a sapere di essere positiva al Covid durante una lezione in classe e in fretta e furia, dopo aver comunicato la notizia agli studenti, avrebbe lasciato l’aula. Troppo tardi: lezione fatta senza mascherina, seppure rispettando il famoso ‘distanziamento sociale’, ma soprattutto senza sapere quale esito avrebbe dato il tampone a cui si era sottoposta prima dell’ingresso a scuola. Un comportamento che ad una professoressa dell’istituto alberghiero Datini, è costato un processo. Oggi, giovedì 26 settembre, prima udienza davanti al tribunale di Prato. La lezione finita sotto inchiesta risale al 28 ottobre 2020, pieno periodo di emergenza sanitaria con molte limitazioni e moltissime precauzioni dettate dalle normative licenziate via via dal Governo per evitare l’aumento dei contagi. Tra gli obblighi, anche uno per i ‘datori di lavoro’ dei dipendenti pubblici: denunciare condotte non in linea con la normativa. Ecco che due giorni dopo, il 30 ottobre, il dirigente scolastico, Daniele Santagati, invia una segnalazione all’Ufficio scolastico provinciale e una informativa alla procura della Repubblica e racconta di quella professoressa che anziché aspettare l’sms con il risultato del tampone si è presentata a scuola per la lezione, e della preoccupazione degli studenti e delle loro famiglie che chiedevano conto dell’accaduto. Il nome della professoressa, non di ruolo, viene iscritto sul registro delle notizie di reato e, conclusa l’inchiesta, il fatto diventa oggetto di un processo. In aula, stamani, il preside Santagati, ora in pensione, è stato chiamato a ripercorrere la vicenda: “Inoltrai le segnalazioni come imponeva la normativa di allora – ha detto – appresi la notizia dai ragazzi e feci i passi dovuti. Erano i tempi del greenpass, del primo vaccino, del timore dei contagi, della massima attenzione a evitare situazioni potenzialmente rischiose”.
L’avvocato dell’imputata ha sollevato il fatto che la donna, dopo la sospensione dal lavoro, fu reintegrata: particolare, questo, su cui il giudice farà luce nelle prossime udienze per comprendere meglio i termini della circostanza. La professoressa sarà sentita e darà la sua versione. La sentenza è prevista nelle prossime settimane. (nt)

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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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