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Da Prato a Milano per mettere su una vera e propria clinica degli aborti clandestini. Cinque cinesi, tutti residenti a Prato, sono stati denunciati dagli agenti del Commissariato Sempione di Milano per associazione a delinquere finalizzata all’aborto clandestino e violazione delle norme prescritte dalla legge 194, che regola l’interruzione di gravidanza. Si tratta di due donne di 40 anni del fratello di una di loro e di altri due uomini, titolari di una erboristeria e che procuravano le clienti alle due “mammane”. La loro attività è stata scoperta grazie ad un servizio della trasmissione “Le Iene” che aveva rivelato come in un appartamento di una casa di ringhiera in via Sarpi a Milano esisteva un ambulatorio clandestino dove veniva eseguiti interventi di aborto senza le minime condizioni di sicurezza. Sulla base del servizio televisivo i poliziotti milanesi si sono mossi e sono riusciti a rintracciare i cinque cinesi, che nel frattempo avevano trasferito la loro “attività” in una casa di un altro quartiere di Milano. Le indagini hanno permesso di ricostruire che per ogni aborto venivano fatti pagare 300 euro. Le giovani donne venivano operate su un tavolo da cucina, dopo essere state anestetizzate con la lidocaina. I ferri chirurgici sequestrati sono stati trovati in precarie condizioni igienico-sanitarie.