Impugnò una pistola e la puntò addosso alla vicina di casa al culmine di una lite. Un’azione rabbiosa e minacciosa che portò per qualche giorno in carcere l’autore, un uomo che oggi ha 73 anni. Il fatto risale al 25 agosto 2022. La lite condominiale, avvenuta in via Sabotino, sfociata in processo. Oggi è arrivata la sentenza della corte di Appello di Firenze che ha confermato il reato di detenzione illegale dell’arma (mai denunciata) e riconosciuto le attenuanti generiche. Il giudice ha condannato l’imputato a 8 mesi di reclusione (con sospensione condizionale), sei in meno del primo grado celebrato con rito abbreviato davanti al giudice delle udienze preliminari del tribunale di Prato (leggi). La storia processuale dell’anziano si è sviluppata molto intorno alla consulenza balistica sul cui esito ha dato battaglia l’avvocato difensore, Luca Betti, riuscendo a derubricare la prima imputazione – tentato omicidio – nella assai più lieve minaccia aggravata. Sulla detenzione illegale, cioè senza denuncia formale alle autorità, l’avvocato non si è arreso insistendo su un punto: la corretta classificazione della pistola è ‘antica’ e non ‘arma comune da sparo’ in quanto costruita prima del 1890, data che fa la differenza dal momento che la detenzione senza denuncia non costituisce reato ma, al più, motivo di una contravvenzione. Niente da fare.
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