La quinta giornata di emergenza alluvione nel pratese parte in salita. Gli sciacalli entrano in scena. In via di Cantagallo, nella zona di Figline, infatti, sono stati affissi dei volantini che riportano notizie assolutamente false spacciandosi per il Ministero dell’Interno. Nel testo si chiede ai non residenti delle varie abitazioni presenti di lasciare l’area pena la denuncia e il rischio di condanna a una ammenda e nei casi più gravi all’arresto. Si informa anche che saranno fatti dei controlli dell’effettiva residenza. I volantini sono stati segnalati alla questura che oltre a ritirarli fa sapere che non c’è alcun provvedimento del genere in atto. Dunque, è necessario prestare la massima attenzione.
Un’altra notte difficile anche per la Val di Bisenzio. A La Briglia nel comune di Vaiano sono stati evacuati due nuclei familiari per un totale di tre persone a causa dello straripamento del rio Secco.
Le persone sono state sistemate in un albergo cittadino. Da questo pomeriggio alloggeranno in un agriturismo nel Comune di Vaiano.
La messa in sicurezza del Rio Secco è in corso. Oggi c’è stato un nuovo sopralluogo del sindaco Primo Bosi con i tecnici della Regione, ingegnere e geologo. Gli esperti hanno rilevato che non ci sono comunque criticità imminenti, il fronte della frana è ad oltre 400 metri dalle abitazioni. È necessario però ripristinare l’efficace scorrimento delle acque e servono quindi opere, che saranno realizzate nei prossimi giorni, per ridurre il rischio idraulico. In via Rosselli vanno avanti le operazioni per la complessa messa in sicurezza del Trescellere. È stata rimossa una grandissima quantità di detriti per consentire il rispristino del normale corso del torrente all’interno della condotta, ma c’è ancora molto da lavorare.
Sempre nella zona di via Fratelli Rosselli si sta intervenendo sul Rio Larciano (dietro la vecchia Coop dove diverse abitazioni sono state allagate) abbassando il letto del torrente. È stato richiesto l’intervento delle Ferrovie per una serie di lavori di loro competenza.
In via Giusti (dietro la stazione ferroviaria) oggi interventi sul fosso, che era completamente otturato, con lavori che stanno consentendo di togliere le ostruzioni. Anche qui è stato richiesto l’intervento delle Ferrovie per la parte di loro competenza, Infine, cantiere anche sul torrente Nosa, a l’Isola, per rialzare gli argini. Tutte le strade del Comune di Vaiano sono aperte e transitabili. Tante le persone in difficoltà, c’è chi ha perso tutto. Per loro sono mobilitati i volontari dell’Associazione Aiuti dalla Vallata, che hanno un punto di distribuzione di beni alimentari di prima necessità e di abbigliamento, aperto dalle 10 alle 19.30. Chi avesse necessità può recarsi a Vaiano, in via Braga al numero 113.
A Montemurlo anche domani resta sospesa l’attività didattica. Sono state fatte le verifiche su tutti gli edifici scolastici dove non si rilevano criticità e si sta tornando alla normalità. La sospensione è dovuta a problemi logistici. "Comprendiamo le difficoltà delle famiglie – piega il sindaco Calamai- ma l’impegno del Comune è massimo affinché si riparta il presto possibile".
In città inizia gradualmente il ritorno alla normalità con la riapertura delle scuole da oggi mentre , in via precauzionale – per consentire le operazioni di verifica e pulizia – è in vigore fino alle 24 di domenica 12 novembre, la chiusura del parco delle Cascine di Tavola, del parco di Galceti e del cimitero di Chiesanuova. Tutti gli altri parchi, giardini e aree giochi, escluso il parco giochi Giocagiò, saranno chiusi fino alle 24 di venerdì 10 novembre.
Situazione tornata quasi alla normalità per l'approvvigionamento idrico e quello elettrico anche se ci sono zone della città ancora al buio, come segnalato da una nostra lettrice: "In via del Molinuzzo c’è un strada intera senza corrente elettrica da venerdì scorso siamo diverse famiglie".Intanto la struttura dell'Oami è stata evacuata perchè dalle verifiche tecniche non è risultata sicura.
Nei punti più sensibili del territorio della provincia di Prato, Figline a Prato e Oste a Montemurlo, la Pubblica Assistenza “L’Avvenire” Prato ha due delle sue sezioni, che sono state invase dall’acqua. Sono andati perduti arredi, computers, strumentazioni. A Figline in particolare al momento non è possibile effettuare neppure i prelievi ematici. Inoltre l’immobile in via Dino Campana a Prato, dove è ubicato il magazzino dell’associazione, è stato invaso da acqua e fango e sarà necessario sostituire infissi e pavimentazioni. Due ambulanze sono completamente fuori uso, insieme a circa dieci mezzi sociali divenuti inutilizzabili. “La Pubblica Assistenza “L’Avvenire” Prato – sottolinea il presidente, Piero Benedetti – è allertata dalla notte del disastro, con quindici squadre e decine di volontari impiegati. Alcuni nostri addetti non hanno dormito per due o tre notti consecutive, svolgendo turni infiniti. Raccolgo volentieri l’appello all’unità di intenti arrivato da parte del Sindaco di Prato Matteo Biffoni e del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, ma senza mezzi noi non so come faremo e le nostre forze si sono notevolmente ridotte”. Un quadro questo non ancora completo ed è complicato al momento fare una stima esatta dei danni subiti dall’associazione di via San Jacopo “Ma – continua il presidente Benedetti – la situazione è drammatica. Speriamo pertanto nell’aiuto di tutti perché da parte nostra possiamo rimettere in strada i mezzi necessari agli interventi rivolti al supporto e al soccorso della cittadinanza. Desidero tuttavia ringraziare un anonimo benefattore. I nostri volontari del gruppo di Protezione Civile si erano recati in un supermercato nei pressi della nostra sezione di via Dino Campana a Prato per comprare alcuni beni di prima necessità per i volontari impegnati a spalare il fango. Arrivati alla cassa un uomo dietro di loro ha detto alla cassiera che intendeva pagare il conto della spesa dei volontari e così ha fatto, volendo rimanere nell’anonimato. Un gesto nobile che desidero ringraziare sentitamente a nome del nostro sodalizio e che non nego spero possa essere di ispirazione per quanti vorranno e potranno compiere azioni simili”.
Danni minori anche in altri circoli, per infiltrazioni ma anche per la mancanza della corrente che, inevitabilmente, ha compromesso parte del cibo che si trovava nei congelatori e nei frigoriferi.