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Ritiravano e smaltivano illecitamente gli scarti di lavorazione prodotti nei pronto moda e nelle confezioni gestite da cinesi ma sono stati scoperti e denunciati dalla polizia municipale di Prato. Si tratta di due cittadini marocchini residenti nel pistoiese, 48 e 45 anni, in passato già denunciati per reati ambientali.
Ieri, 28 agosto, il personale dell’unità Investigativa della polizia municipale ha sorpreso i due con 35 sacchi di rifiuti fatti rotolare dalle scale antincendio di una ditta al primo piano di un capannone in via Paronese e poi sistemati nel loro furgone. Una volta partito, il mezzo è stato fermato in via Puglia per il controllo. I due nordafricani non sono stati in grado di esibire alcuna documentazione, quale iscrizione all’albo nazionale Gestori Ambientali e formulari, che li autorizzasse alle operazioni di trasporto di rifiuti.
In contemporanea è scattato anche il controllo all’interno della ditta per accertare la gestione degli scarti di lavorazione. Sono stati trovati 40 sacchi di ritagli contenuti in sacchi neri, analoghi a quelli caricati sul furgone, con tutta probabilità in attesa delle successive operazioni di ritiro e smaltimento illecito. Il registro di carico e scarico della ditta presentava una compilazione lacunosa con l’ultima operazione di tracciabilità degli scarti di lavorazione aziendale risalente a circa a sei mesi prima e con nessuna annotazione riferibile ai ritagli della ditta. Probabile quindi, che fossero destinati allo smaltimento illecito.
Il furgone e i rifiuti sono stati sequestrati. Oltre ai due marocchini è stato denunciato all’autorità giudiziaria anche il titolare della confezione che dovrà anche pagare una sanzione amministrativa da oltre duemila euro per violazione degli obblighi di tenuta e compilazione del registro.
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