Non c'è pace per il capannone di proprietà del dirigente comunale Rossano Rocchi, sotto sequestro per abusi edilizi a seguito di una serie di controlli nati da un'ispezione degli ispettori Asl alla ditta cinese che ospitava.
All'alba di stamani, venerdì 5 febbraio, i carabinieri del nucleo Radiomobile hanno sorpreso e arrestato due cinesi che avevano appena rubato sei macchinari tessili presenti all'interno del capannone, dopo averne violato i sigilli. Si tratta di due trentenni pregiudicati, uno residente a La Spezia, l'altro a Prato. Alle 5.30 la gazzella del 112 stava transitando lungo via Roma a Grignano per l'ordinario pattugliamento del territorio quando ha notato un cinese che cercava di nascondersi dentro un furgone. È scattato quindi il controllo durante il quale è stato visto un altro cinese fuggire via. I carabinieri sono riusciti a bloccarlo e a procedere all'ispezione del furgone, poi risultato rubato. All'interno c'erano 6 macchine da cucire appena rubate dal fondo sotto sequestro. Entrambi, stamani, saranno processati per direttissima e dovranno rispondere di violazione sigilli, furto aggravato e ricettazione.
La polizia municipale è intervenuta per apporre nuovamente i sigilli all'immobile. I macchinari appartengono alla ditta cinese a cui la famiglia Rocchi aveva affittato il fondo. Il contratto è stato rescisso subito dopo i controlli che hanno evidenziato la presenza di irregolarità. Il titolare, indagato, risulta irreperibile.
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