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Un primo risultato Prato l’ha ottenuto: Andrea Ronchi, ministro per le politiche comunitarie, si è impegnato davanti al tavolo di distretto per la creazione dell’albo europeo di controllo di qualità per le merci importate. “Da domani, al ministero – ha detto – sarà attivo uno sportello per contrastare la contraffazione che vedrà la collaborazione di Guardia di finanza e Arma dei carabinieri”. Del resto il presidente della Provincia, Massimo Logli, ha parlato con chiarezza al ministro Ronchi nel corso dell’incontro che si è svolto a Palazzo Buonamici: “Questa volta Prato non può farcela da sola”. E questa è la parola d’ordine che tutti hanno rilanciato: dal sindaco Romagnoli al presidente degli industriali Riccardo Marini, dal presidente di Cna (che rappresentava anche Confartigianato) Anselmo Potenza ad Annalisa Nocentini che ha parlato per Cgil, Cisl e Uil: “Ce la mettiamo tutta ma il Governo ci dia una mano. Dia sostegno alla nostra voglia di fare impresa”.I numeri della crisi sono impietosi. Logli ha sottolineato il dato choc della cassa integrazione (ordinaria e straordinaria) registrata nel febbraio 2009: il monte ore è cresciuto rispetto al 2008 del 246,7%. Più che preoccupante lo scenario della mobilità: nel periodo gennaio-febbraio 2009 si è registrato – rispetto allo stesso periodo del 2008 – un aumento del 24,5%. I licenziati sono passati da 407 a 539 (in tutto il 2008 i lavoratori in mobilità sono stati 1931).Il ministro – soffermandosi sulla questione dell’immigrazione cinese – ha parlato del doppio binario di legalità e integrazione, ma ha anche sostenuto la necessità di “una stretta nei controlli”. “Chiedere la Governo di rafforzare gli organici di tutti quegli uffici statali che devono controllare la legalità delle attività economiche cinesi non è polemica politica ma una battaglia di civiltà”, ha affermato dal canto suo Logli.E poi riorganizzazione degli ammortizzatori per fronteggiare l’emergenza lavoro, interventi sul sistema bancario per sostenere le piccole imprese, e rafforzamento degli organici negli uffici addetti al controllo della legalità nelle imprese cinesi. Queste le richieste che il presidente Logli ha presentato al ministro.“Gli aiuti – ha affermato il sindaco Romagnoli – che il Governo ha garantito ai settori dell’auto o degli elettrodomestici dovrebbero essere estesi anche al tessile-abbigliamento. Chiedere la tracciabilità dei prodotti e l’etichettatura delle merci non è protezionismo ma assicurare una reale concorrenza, sottoponendo tutti alle stesse regole delle imprese europee. Non si può chiedere, a chi opera sui mercati internazionali, come le imprese pratesi, di lottare con la palla al piede e le mani legate”.Sul tema della tracciabilità è tornato con forza anche il presidente degli industriali. Marini si è soffermato anche sulla questione immigrazione, tema sul quale è tornata anche Annalisa Nocentini che ha presentato il quadro drammatico della crisi del lavoro. Invece per gli artigiani il problema dei problemi è il credito. Lo ha ripetuto a Ronchi il presidente di Cna, Potenza, che ha chiesto anche un provvedimento per “posticipare gli anticipi delle tasse di prossima scadenza”.