Categorie
Edizioni locali

Rivolta alla Dogaia con cinque detenuti che aggrediscono il personale: devono intervenire gli agenti antisommossa


E' successo ieri sera e alcuni poliziotti sono rimasti contusi con prognosi dai 3 ai 10 giorni. Il sindacato Uil Pa: "Situazione sempre più critica". E sull'aggressione al serial killer delle donne: "Fatto il possibile per garantire la sua sicurezza ma difficile prevedere certi gesti da parte di altri detenuti"


Claudio Vannacci


Il grave episodio avvenuto stamani alla Dogaia, concluso con l’aggressione e il ferimento di Vasile Frumuzache, la guardia giurata romena di 32 anni che ha confessato di avere ucciso nel residence di via Ferrucci la connazionale Maria Denisa Paun e che ieri ha fatto ritrovare i resti di un’altra donna scomparsa a Montecatini il primo agosto 2024, è solo l’ultimo di una serie nera che vede protagonista la Casa Circondariale di Prato. A denunciarlo il segretario generale provinciale della Uil-Pa polizia penitenziaria Ivan Bindo.
“La polizia penitenziaria – spiega Bindo – ha cercato dal primo momento di garantire la sicurezza anche di questo soggetto di difficile collocazione. Purtroppo certi gesti di alcuni detenuti non possono essere ne prevenuti né arginati. Ricordiamo che solo circa 2 anni fa un operatore della Penitenziaria si trovò cosparso di olio bollente al volto indirizzato ad un altro detenuto. La situazione alla Casa Circondariale di Prato è critica – propsegue Bindo -, solo giovedì sera cinque detenuti di origine nordafricana, rifiutandosi di rientrare alla chiusura delle “celle aperte” hanno aggredito prima verbalmente e poi fisicamente l’agente addetto alla sezione. Poi con spranghe e bastoni rudimentali hanno cercato di mettere ancora disordini all’interno di una sezione del Reparto Media Sicurezza e solo il tempestivo intervento del personale specializzato in assetto antisommossa ha riportato l’ordine e la sicurezza. Gli agenti feriti hanno fatto ricorso alle cure del pronto soccorso cittadino riportando prognosi dai 3 ai 10 giorni”.
Sulla difficile situazione nel carcere pratese anche il segretario generale regionale del sindacato Eleuterio Grieco: “Su Prato – dice -ci sono precise e peculiari responsabilità e del perché siamo arrivati a questa critica situazione di governo del carcere. Non aiuta nemmeno il fatto di aver mandato un comandante e un direttore a Prato per soli tre mesi in trattamento di missione quando in regione Toscana mancano all’appello all’incirca 700 unità di polizia penitenziaria per garantire la sicurezza”.Si registra anche l’intervento della segreteria regionale di Sinappe che sottolinea l’enorme difficoltà a cui ogni giorno fa fronte la polizia penitenziaria. La carenza di organico è la prima criticità: “Nonostante condizioni di lavoro problematiche – il commento del sindacato – il personale dà il massimo in termini di impegno. La tutela dei detenuti è per noi un valore fondamentale ma altrettanto fondamentale è il riconoscimento della situazione in cui la penitenziaria opera. Da parte nostra è piena la disponibilità al dialogo per evitare che si punti il dito contro qualcuno senza tenere conto del contesto generale”.

Edizioni locali: Prato

CONSIGLIATI

logo_footer_notiziediprato
logo_footer_notiziediprato

Notizie di Prato

è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
Iscrizione al Roc n° 20.901

Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

Notizie di Prato

è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
Iscrizione al Roc n° 20.901

Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)
©2024 Notizie di Prato - Tutti i diritti riservati
Powered by Rubidia