Resta in carcere con l'accusa di tentato omicidio il settantenne che venerdì mattina in via del Sabotino ha cercato di sparare contro la vicina di casa, salvata dal colpo non partito, durante un litigio per la realizzazione di una rampa disabili. E' quanto deciso dal gip Marco Malerba al termine dell'interrogatorio di garanzia che si è tenuto stamani, 28 agosto.
Assistito dall'avvocato Luca Betti, l'anziano ha ripetuto quanto già dichiarato al sostituto procuratore subito dopo l'arresto e ha ribadito le sue scuse per un gesto frutto dell'impulso e non preventivato. L'uomo ha dichiarato di aver perso lucidità e neanche lui sa spiegarsi quanto è accaduto. Ha inoltre sottolineato che non appena sarà possibile chiederà scusa personalmente alla vicina di casa e al marito. Sulla pistola, ha ribadito di averla trovata per caso per poi custodirla in casa e ha negato di averla acquistata ad hoc. Il giudice ha confermato la misura del carcere anche alla luce della mancanza di una sistemazione alternativa all'abitazione di via Sabotino per adottare i domiciliari. Gli animi sono ancora troppo accesi per far tornare l'anziano in quella palazzina dove vive anche la vittima.
La procura ha affidato una consulenza tecnica sull'arma, una vecchia calibro 38 senza matricola, per capire perché il colpo non sia partito, se la pistola sia funzionante o meno.
Resta in carcere l’uomo che ha cercato di sparare alla vicina di casa
Stamani l'interrogatorio di garanzia al termine del quale il giudice ha disposto la prosecuzione della detenzione cautelare alla Dogaia per l'aggressore
54
(e.b.)
Edizioni locali: Prato