Lancio di mele e insulti all’indirizzo di alcuni studenti cinesi della sua stessa scuola. Un episodio di razzismo, secondo il dirigente scolastico dell’istituto superiore, punito con un provvedimento disciplinare. I fatti risalgono allo scorso anno e tornano di attualità in questi giorni dopo che il Tar ha respinto la richiesta dei genitori dello studente di entrare in possesso, oltre che del verbale dell’istruttoria con la sequenza della ricostruzione della vicenda, anche dei documenti e delle testimonianze sulla cui base la scuola ha licenziato il provvedimento disciplinare.
Il riserbo sui dettagli è massimo trattandosi di studenti minorenni.
I fatti: il ragazzo “si trovava con altri compagni a bordo dell’autobus che li riaccompagnava a casa dopo la scuola e, con altri, avrebbe aggredito con un lancio di mele e con insulti alcuni studenti del suo stesso liceo di origine cinese, in ragione dell’origine nazionale o etnica di questi ultimi”. Da questo scaturisce una segnalazione e la vicenda viene portata all’attenzione dei vertici del liceo che ricostruiscono l’accaduto sulla base di documenti e testimonianze, di fotografie e video girati a bordo dell’autobus. I genitori dello studente avanzano istanza di accesso agli atti; la scuola accoglie la richiesta ma la famiglia non si ritiene soddisfatta e chiede di accedere al video girato e alle foto scattate da alcune ragazze che si trovavano sul bus, ad un audio finito nella chat whatsapp della classe e ai nomi degli altri giovani coinvolti.
La scuola si oppone e tutto finisce davanti ai giudici del tribunale amministrativo che dicono ‘no’ alle richieste della famiglia. Intanto su foto e video la scuola – si legge nella sentenza – “non avrebbe opposto il segreto istruttorio ma ha solo osservato di non averne più la disponibilità avendo consegnato il materiale alla questura che, a sua volta, potrebbe averlo trasmesso al Tribunale per i minorenni”. Non è detto che questa sia la parola ultima: i genitori dello studente, infatti, potrebbero ricorrere al Consiglio di Stato.
Razzismo a scuola, studente punito. Famiglia ricorre al Tar
I giudici del tribunale amministrativo hanno detto 'no' alle richieste della famiglia che ora potrebbero ricorrere al Consiglio di Stato
563
(nt)
Edizioni locali: Prato