Quattro anni 5 mesi e 10 giorni di reclusione per rapina pluriaggravata in concorso. La Cassazione ha confermato la condanna pronunciata in Appello per Giuliano Rosa, 57 anni, l'ex brigadiere dei carabinieri di Prato accusato di aver fatto da basista, insieme ad un collega, ad un gruppo di malviventi campani che il 3 maggio 2019 mise a segno una rapina nella villa di un imprenditore cinese, nella zona di Galciana. Si chiuse così definitivamente la vicenda giudiziaria che ha coinvolto anche l'ex appuntato Ennio Serino, 40 anni, condannato a quattro anni. Rosa, difeso dagli avvocati Elena Giunti e Vincenzo De Franco, e Serino, difeso dall'avvocato Giuseppe Nicolosi, sono stati congedati dall'Arma.
La ricostruzione della procura ha dunque trovato sponda fino alla sentenza definitiva; una ricostruzione secondo cui i due ex carabinieri hanno fornito ai rapinatori tutte le informazioni necessarie a portare a termine il colpo. I banditi entrarono in azione indossando pettorine dell'Arma, impugnando una pistola (vera o finta non si è mai saputo) e mostrando un decreto di perquisizione. Dalla casa dell'imprenditore furono portati via 11mila euro in contanti: un bottino assai più basso degli 80-100mila euro che i malviventi si aspettavano di trovare. Coinvolti nell'inchiesta anche due venditori ambulanti originari della Campania ma con un lavoro stabile a Prato, accusati di aver fatto tra tramite tra ex militari e rapinatori.
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