Sarà sentito lunedì dalla polizia lo studente di nazionalità cinese picchiato lunedì scorso da un gruppo di coetenei connazionali in via Reggiana, nei pressi del polo scolastico. Un pestaggio scaturito, secondo la versione fornita dalla vittima ai familiari, da un commento ad una foto pubblicata sui social da una ragazza, anche lei cinese, che non avrebbe gradito e avrebbe risposto facendo intervenire cinque giovani. Una versione dei fatti che sarà esaminata dalla polizia che sta indagando sull’aggressione. Intanto i genitori dello studente hanno incaricato l’avvocato Paolo Tresca di assisterli nel percorso giudiziario che è stato avviato. Un video ha ripreso la violenza del branco: le immagini mostrano i calci assestati contro il ragazzo già a terra e il suo tentativo di ripararsi la testa con le mani. Un pestaggio portato a termine sotto gli occhi di altri ragazzini e a cui ha messo fine solo il provvidenziale intervento di un paio di persone adulte; nel video anche la fuga degli aggressori che si allontanano dalla scena. Il ragazzo ha riportato diverse fratture e sarà sottoposto ad uno o forse due interventi chirurgici al naso e a uno zigomo. Stando al racconto del giovane ai familiari, la connazionale avrebbe creato un gruppo whatsapp e ai cinque connazionali avrebbe riferito di prese di giro nei loro confronti pronunciate dalla vittima scatenando la spedizione punitiva. Lo studente picchiato, che nega di aver parlato male o aver deriso i giovani che lo hanno aggredito, si presenterà in questura accompagnato dall’avvocato.
Intanto nella mattina di oggi, venerdì 31 ottobre, la Lega ha organizzato, davanti all’istituto Datini, al polo scolastico di Reggiana, un flashmob contro la violenza e il bullismo. “Abbiamo voluto accendere un faro su quanto accaduto nei giorni scorsi. Episodi come questo non devono più accadere. Dobbiamo essere uniti contro la violenza, parlarne, non avere paura e difendere chi ha bisogno. È fondamentale che studenti, famiglie, professori e personale scolastico facciano squadra per costruire insieme ambienti sicuri e sereni. La scuola deve essere un luogo di crescita, non di paura” il commento di Claudiu Stanasel, capogruppo della Lega, e di Marco Riccucci, coordinatore provinciale Lega Giovani Prato.
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