Raffica di furti a Vernio, il primo nella notte fra martedì e mercoledì al circolo i Partigiani di Sant’Ippolito dove i ladri hanno rubato il fondo cassa del bar e della pizzeria oltre al libretto degli assegni. Ingenti i danni al locale a partire dai registratori di cassa completamente divelti. I gestori hanno fatto denuncia ai carabinieri. Ieri sera, 19 marzo ,invece, i ladri si sono spostati in zona Morandaccio, Le Piana prendendo di mira alcuni appartamenti. “Ero in casa a studiare – racconta Zeno Monti – quando ho sentito il cane agitarsi così sono uscito in giardino e ho visto un uomo alto con il cappuccio della felpa calato sugli occhi che si avvicinava in modo minaccioso. Ho subito chiamato il 112, probabilmente era il palo perché un complice si trovava nel giardino del mio vicino”. I ladri poi sono si sono spostati in zona Le piane prendendo di mira tre appartamenti.
“Abbiamo presentato – spiega Emanuele Millo cordinatore Fdi – un accesso agli atti per verificare se i varchi telematici siano attivi e collegati con le blacklist interforze, per monitorare i veicoli segnalati o rubati in transito nel nostro territorio. Inoltre, abbiamo richiesto dati precisi riguardo al numero e tipologia di passaggi effettuati dalla polizia municipale nel nostro Comune, per comprendere meglio la frequenza e l’efficacia dei controlli sul territorio”. Altri furti sono stati denunciati anche durante lo scorso fine settimana.
Sulla questione dei furti interviene anche la lista Rilanciamo Vernio: “Gli ultimi episodi hanno provocato danni e sensazioni di insicurezza – si legge in una nota -. Furti che vengono effettuati in pieno giorno, con totale incuranza di eventuali controlli. Noi esprimiamo solidarietà alle forze dell’ordine che operano sul nostro territorio per il compito spesso proibitivo che si trovano a dover affrontare. Come forza civica non possiamo però che essere preoccupati e vorremmo un’inversione di tendenza. Accogliamo l’iniziativa di Fratelli d’Italia in Valbisenzio nel richiedere un presidio più forte, magari unico, che possa permettere la presenza sul territorio di più persone al servizio pubblico di sicurezza. Non possiamo più permetterci di mettere la “testa sotto la sabbia” e far finta di nulla senza voler ammettere come succede da altre zone della politica locale, dobbiamo invece uscire allo scoperto, rimboccarci le maniche e lavorare per migliorare la situazione”.
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