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Scoperto dopo il furto in un pastificio, grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza, è stato portato in Questura e denunciato. Ma, una volta uscito, è tornato a mettere a segno un altro furto, stavolta ai danni di un negozio gestito da un cittadino cinese. E' stato quindi di nuovo riconosciuto dai filmati, fermato e portato in Questura, per una seconda denuncia. E anche stavolta rilasciato visto che la legge non consente, in questi casi, l'arresto mancando la flagranza del reato.
E' l'incredibile vicenda che vede protagonista un 33enne italiano, residente a Prato e pluripregiudicato, attualmente sottoposto alla misura dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. L'uomo, tra sabato pomeriggio 1 agosto e stanotte 3 agosto ha messo a segno i due furti, insieme ad un complice, un 27enne pakistano. Sabato in un pastificio di via Tasso al Soccorso, dove dopo aver sfondato il vetro della porta d'ingresso, avevano rubato l'orologio e la carta di credito di un dipendente. L'altro, stanotte, in un negozio di via Cavallotti, anche qui sfondando il vetro e poi portando via il fondo cassa.
I poliziotti delle Volanti in entrambi i casi hanno riconosciuto il 33enne dalle immagini delle telecamere di sorveglianza. Così sabato lo hanno bloccato in via Pier Cironi, mentre stanotte in piazza dell'Università, insieme al complice pakistano. Quest'ultimo, irregolare, è stato trattenuto all'Ufficio Immigrazione della Questura. Non è stato invece possibile trattenere in stato di arresto l'italiano, non essendo stato sorpreso in flagranza ma solo successivamente ai furti.
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