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Una lite di lavoro sfociata in una violenta aggressione ha costretto un cinese di 50 anni a ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso, a causa delle ferite alla testa inferte con un martello. Ad aggredirlo è stato un connazionale di 37 anni, collega di lavoro e fermato dagli agenti della Volante nella sala di aspetto del pronto soccorso dove, non si sa bene per quale motivo, si trovava. L’uomo è stato quindi denunciato a piede libero per lesioni dolose aggravate e porto ingiustificato di strumento atto ad offendere. A mettere i poliziotti sulla strada giusta per arrivare al colpevole era stato il nipote del ferito, un 35enne bloccato mentre stava lasciando l’ospedale a bordo di un’auto. L’uomo era visibilmente ubriaco, manifestando tutti i chiari sintomi dell’assunzione di alcol: equilibrio precario, difficoltà nel parlare, alito vinoso, sbalzi d’umore. Per questo, dopo averlo sottoposto all’alcoltest con esito positivo, anche nei suoi confronti è scattata una denuncia, stavolta per guida in stato di ebbrezza, con il ritiro della patente di guida.
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