Pur positivi al coronavirus, sono usciti dalla struttura di accoglienza. Una quindicina le denunce che la prefettura e la questura hanno inviato alla procura sulla 'fuga' di richiedenti asilo dal centro di accoglienza Santa Caterina, struttura gestita da Coop 22 della fondazione Opera Santa Rita. Il procuratore Nicolosi ha aperto un fascicolo e delegato la polizia giudiziaria ad effettuare una serie di accertamenti su ciascuno dei giovani denunciati. Pesante l'ipotesi di reato: epidemia colposa.
Trentaquattro i richiedenti asilo positivi e altri 16 con una carica virale bassa: un vero e proprio focolaio quello che si è sviluppato nel centro di accoglienza che nei giorni scorsi è stato svuotato per effetto del trasferimento degli ospiti con un più alto indice di contagio all'hotel Datini e all'hotel San Marco, convertiti in alberghi sanitari.
Da giorni la struttura, per ordine del prefetto, è presidiata 24 ore su 24 dalle forze dell'ordine proprio per evitare che gli ospiti 'evadano' dalla quarantena. Stesso presidio fuori dall'hotel Datini e dall'hotel San Marco. Misure di controllo decise la settimana scorsa dopo la riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato per affrontare la gestione degli ospiti del centro di accoglienza. Gestione complicata: non sono previste misure restrittive per chi ha contratto l'infezione, non è possibile impedire ad un positivo di uscire. L'unico deterrente è la denuncia a cui sono andati incontro, appunto, in una quindicina.
Diversi i richiedenti asilo che invece sono finiti nei guai per non aver rispettato l'isolamento a cui erano obbligati in quanto positivi con una bassa carica virale: alcuni hanno lasciato la struttura per andare a farsi un secondo tampone che, in alcuni casi, ha dato esito negativo. Esito che non li ha salvati dalla denuncia anche se per un profilo penale meno grave di quello ipotizzato per i richiedenti asilo positivi a tutti gli effetti.
Positivi al Covid ma lasciano il centro di accoglienza, la procura apre un’inchiesta per epidemia colposa
Quindici richiedenti asilo sono stati denunciati. Prefetto e questore hanno trasmesso gli atti al procuratore Nicolosi. Accertamenti su tutte le posizioni
21
Edizioni locali: Prato