Ormai non passa giorno senza che il carcere della Dogaia finisca alla ribalta della cronaca per le intemperanze dei detenuti. L’ennesimo episodio di violenza si è verificato durante la notte di oggi 10 aprile, è denunciato da Luigi Tornese, sindacalista della Fns Cisl.
Protagonista un detenuto italiano, recluso nel settore di media sicurezza che nel cuore della notte, per futili motivi, ha iniziato ad inveire nei confronti del personale di polizia penitenziaria con urla e minacce, mettendo in subbuglio una intera sezione. Il detenuto, secondo il racconto del sindacato, è stato quindi spostato in una celletta di sicurezza ma la situazione è degenerata in quanto l’uomo ha divelto un lavandino di ceramica frantumandolo in pezzi che ha lanciato contro gli agenti, uno dei quali è stato colpito e ferito con lesioni giudicate guaribili in 8 giorni. Solo l’intervento di una squadra di emergenza ha riportato al calma, dopo che il detenuto si era procurato ferite alla fronte.
“La casa circondariale di Prato è ormai al collasso – denuncia la Fns Cisl -. Non c’è un comandante titolare, né tantomeno un direttore bensì un semplice reggente. In più il personale della Penitenziaria è fortemente sotto organico. La carenza dei sottufficiali, ad esempio, è del 62% rispetto all’organico previsto dall’ultimo decreto ministeriale”.
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