Sei poliziotti della questura aggrediti e feriti in due diversi episodi avvenuti a poche ore di distanza l'uno dall'altro, il primo nella serata di martedì in piazza Ciardi e l'altro nella notte di giovedì in piazza Mercatale. Protagonisti due marocchini di 35 e 27 anni, già noti alle forze dell'ordine, puniti con misure cautelari alternative al carcere. Ieri il sindacato di polizia Siulp è intervenuto per chiedere a gran voce leggi che tutelino di più gli agenti in servizio e colpiscano più duramente i 'criminali incalliti'. Oggi, venerdì 21 agosto, insorge la politica.
“Il ferimento dei poliziotti da parte di soggetti già sottoposti a misure restrittive dimostra quanto le misure stesse siano troppo leggere e poco adatte ad una situazione di criminalità in continua e preoccupante evoluzione – il commento di Patrizia Ovattoni della Lega, candidata al Consiglio regionale – l'impegno delle forze dell'ordine è troppo spesso vanificato da sentenze leggere, dovute ad un sistema di leggi dalle maglie troppo larghe e troppo accomodante nei confronti di chi delinque. Per uscire da questa situazione è necessario rivedere leggi e, soprattutto, intensità delle condanne, in modo da permettere ai giudici di esercitare il giusto diritto alla fermezza e alla severità e alle forze dell'ordine di non ritrovarsi ogni volta a che fare con persone già arrestate”.
Interviene anche l'onorevole Giorgio Silli di Cambiamo con Toti: “I giudici – il suo commento – applicheranno sicuramente la legge ma così non si puo’ piu’ andare avanti e da legislatore mi pongo il dubbio che vi siano importanti falle nelle norme che permettono a chi delinque di tornare subito in liberta’. In un momento delicato come questo o giochiamo tutti nella stessa squadra che si chiama “Stato” oppure perdiamo; non possiamo assolutamente permettere che chi fa il suo lavoro sul territorio venga mortificato vedendo vanificati gli sforzi fatti per mantenere la sicurezza e per far rispettare la legge. Bene fanno i movimenti sindacali di polizia a minacciare manifestazioni o a contestare qualcosa che è diventato realmente surreale. Dio non voglia – conclude il parlamentare pratese – che un giorno di questi le Forze dell’ordine si stanchino di combattere e arrestare persone che dopo poche ore, come se fosse un esercizio velleitario, vengono rimesse in libertà come se nulla fosse”.
Diletta Bresci, Lega, candidata alle elezioni regionali, parla di parole di vicinanza alle forze dell'ordine che non possono più essere sufficienti. “Occorre che le forze dell'ordine vengano dotate
degli idonei strumenti di difesa per fronteggiare adeguatamente i delinquenti. Come Lega avevamo caldeggiato l'utilizzo del taser, come utile supporto a chi deve garantire la sicurezza dei cittadini; la nostra iniziativa non è stata, però, attuata e queste sono le inevitabili conseguenze. Prato non è quella città sicura che la Sinistra continua imperterrita a descrivere; chi ci deve difendere dai malintenzionati, lo ribadiamo, deve poterlo fare in modo concreto, senza dover rischiare quotidianamente la propria incolumità”.
Poliziotti aggrediti e feriti in servizio, le reazioni della politica: “Le parole di vicinanza non bastano più, serve altro”
Insorge il centrodestra. Lega: "Avevamo proposto l'utilizzo del taser ma la nostra iniziativa non è stata attuata e queste sono le conseguenze". Cambiamo con Toti: "E se le nostre forze dell'ordine si stancassero di combattere e arrestare persone che dopo poche ore tornano in libertà"?
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